Pietro Barcellona, il filosofo marxista, parteciperà all’edizione 2010 del Meeting di Rimini. Intervistato da Daniela Preziosi per il Manifesto, rivela riferendosi ai partecipanti della kermesse riminese: «Sono fraterni e popolari, mi ricordano il Pci». Un paragone spiegato così da Pietro Barcellona: «Comunione e liberazione non è solo un movimento carismatico. Mi colpisce l’atteggiamento fraterno dei giovani. In questo periodo sono molto turbato dal mondo giovanile che si aggrega in forma di autoreferenzialità quasi psicotica». E aggiunge Pietro Barcellona: «L’aggregazione fraterna e la forte solidarietà interpersonale non sono connotati di destra. Nei movimenti carismatici spesso c’è l’annullamento delle persone. A Rimini no, c’è partecipazione. E, creda, ci sono arrivato tre anni fa con molti pregiudizi. Né faccio parte del movimento, ovviamente».
Inoltre, per Pietro Barcellona bisogna osservare con attenzione chi sono le persone che partecipano al Meeting: «E’ un errore considerare quella di Rimini una massa informe. L’Azione cattolica ha un carattere intellettualistico, teorico. Il Meeting, invece, vitale e popolare. Alle feste dell’Unità i volontari non ci mettevano adesione passiva. Ciascuno ci metteva qualcosa di suo. Come a Rimini». E sempre per Pietro Barcellona «quanto alla sinistra, l’idea di identificarsi con i diritti non la condivido. Né quello che tutto ciò che pertiene alla nascita e la morte sia una questione di pura libertà. Quando accompagnavo Enrico Berlinguer nei comizi me ne rendevo conto: viveva il divorzio e l’aborto come negatività da addomesticare».