Ci sono importanti novità sul caso Neymar: il campione brasiliano è stato ascoltato dalla polizia. Si è presentato ieri sera, nella notte italiana, nella stazione di polizia di Rio de Janeiro per essere ascoltato in merito alla vicenda che lo vede accusato di stupro. Una modella 26enne brasiliana, Najila Trindade, ha presentato venerdì della scorsa settimana una denuncia. Neymar, che aveva ricevuto il mandato di comparizione per aver diffuso online un video con messaggio e foto scambiati con la ragazza, senza il consenso di quest’ultima, rischia perché in Brasile questo gesto è considerato un reato punibile con pene tra 1 e 5 anni di prigione. Arrivato in stampelle, dopo l’infortunio rimediato in nazionale per il quale dovrà rinunciare alla Copa America, ha dichiarato: «Voglio solo ringraziare tutti per il sostegno ricevuto». Stando a quanto riportato dall’Ansa, Neymar sarà molto probabilmente ascoltato di nuovo dalle autorità nei prossimi giorni in merito all’accusa di stupro, che è oggetto di indagine separata a San Paolo. (agg. di Silvana Palazzo)



BOLSONARO: “MI FIDO DI LUI”

Caso Neymar, la notizia del presunto stupro alla modella Najila Trindade sta facendo il giro del mondo ed anche il mondo politico è intervenuto sull’affaire. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro nelle scorse ore ha espresso il suo appoggio al calciatore del Paris Saint Germain. Presente allo stadio per l’amichevole Brasile Qatar, il numero uno brasiliano ha fatto visita a Neymar all’ospedale di Brasilia dopo l’infortunio patito alla caviglia che lo costringerà a saltare la Coppa America: «Visitando Neymar nell’Hospital Home di Brasilia, per augurargli una buona e rapida convalescenza», le sue parole sui social network. Ricordiamo che già ier Bolsonaro aveva replicato così ad una cronista del quotidiano Folha de Sao Paulo: «Lei sta giudicando Neymar, la Folha de Sao Paulo sta già giudicando Neymar, così come avete sempre giudicato me», riporta l’Ansa. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GLI SPONSOR MOLLANO NEYMAR

Un flop dietro l’altro, non solo dal punto di vista sportivo e (nel caso davvero le accuse di violenza sessuale a lui rivolte dovessero rivelarsi fondate) anche umano: nell’ultimo periodo Neymar Jr. sta finendo in una spirale che rischia di rovinargli la carriera a nemmeno 28 anni e, in attesa di capire quali saranno gli sviluppi del caso del presunto stupro ai danni della modella Najila Trindade, con la rivelazione oggi di un video girato proprio nell’albergo parigino dove si sarebbe consumata l’aggressione, pare che anche dal punto di vista dell’immagine e del conto in banca la stella del PSG potrebbe avere pesanti ricadute. Infatti il primo sponsor in fuga è MasterCard che, in relazione agli ultimi sviluppi della vicenda, ha deciso di sospendere la campagna pubblicitaria che vedeva proprio Neymar protagonista. E sull’esempio del colosso finanziario americano potrebbero essere altre le aziende che nei prossimo giorni prenderanno le distanze dall’attaccante brasiliano (agg. di R. G. Flore)



LA SOLIDARIETA’ DI VERRATTI

Neymar jr. e è nell’occhio del ciclone e, al termine di una stagione costellata da infortuni e dal mancato raggiungimento dell’obbiettivo-ossessione del suo PSG in Europa, la stellina brasiliana della Seleçao si trova ad affrontare non solo l’esclusione dalla Copa America per l’ennesimo KO fisico ma pure le pesanti accuse di violenza sessuale rivoltegli dalla 26enne modella e connazionale Naijila Trindade Mendes de Souza. La ragazza infatti ha parlato di stupro coinvolgendo O’ Ney, ammettendo che inizialmente lei avrebbe voluto un rapporto consenziente col numero dieci della nazionale brasiliana ma che poi la situazione è degenerata tanto che Neymar l’avrebbe aggredita. Tuttavia, nelle ultime ore, oltre alla difesa del padre che ha ribaltato la versione della modella parlando anzi di una aggressione subita dal figlio, è arrivata la solidarietà pure di Marco Verratti, suo compagno di squadra al Paris Saint Germain: “Neymar sta vivendo un momento difficile e mi dispiace” ha detto il centrocampista azzurro, spiegando che chi non conosce l’attaccante può avere una immagine sbagliata di lui e che, a suo dire, proprio il fatto di essere “la stella del calcio brasiliano e un ragazzo molto generoso” possa suscitare in lui anche delle invidie. (agg. di R. G. Flore)

NEYMAR SR. REPLICA ALLE ACCUSE

È un momento difficile per Neymar, costretto a saltare la Copa America per infortunio e accusato di stupro dalla modella Najila Trindade. Nelle scorse ore il canale brasiliano Record Tv ha diffuso un video che mostra l’incontro tra i due in una camera d’hotel a Parigi. «Ora ti picchio io, perché ieri mi hai aggredita e mi hai lasciato da sola», si sente in questa breve clip. La 26enne ha raccontato all’emittente tv brasiliana Sbt che il campione brasiliano le aveva pagato il volo da San Paolo a Parigi, ma che una volta lì l’avrebbe costretta a subire un rapporto non protetto e poi l’avrebbe picchiata. «Quando sono arrivata in camera, è diventato improvvisamente violento, tutta un’altra persona rispetto a quella che sembrava dai messaggi che mi scriveva. Quando gli ho chiesto se avesse il preservativo e lui ha mi risposto di no, gli ho detto che allora non sarebbe successo nulla. Lui, senza dire nulla, mi ha girata e ha fatto quello che voleva fare facendomi male, con forza. Io mi sono ritratta appena ho potuto, è successo tutto in pochi secondi». Non è ancora chiaro chi abbia posizionato la telecamera nella stanza, ma nel filmato si vede lei che all’improvviso picchia il numero 10 del Paris St Germain. «Non credo si debba aggiungere altro, visto che le immagini parlano da sole. Si tratta di un video architettato in cui lui si difende solamente mentre viene aggredito», ha dichiarato il padre di Neymar. (agg. di Silvana Palazzo)

NEYMAR ACCUSATO DI STUPRO DA NAJILA TRINDADE

Oltre all’infortunio che lo costringerà a saltare la Coppa America, i guai per Neymar non sono ancora finiti: la modella che lo accusa di stupro, è tornata nuovamente allo scoperto, questa volta mettendoci la faccia. Come riferisce l’edizione online di Repubblica, si tratta di Najila Trindade Mendes de Souza, giovane brasiliana di 26 anni, secondo cui il calciatore l’avrebbe stuprata in un albergo di Parigi la notte del 15 maggio scorso. Intervistata dalla televisione brasiliana SBT, la giovane ha dichiarato di essere «una persona ordinaria che lavora, studia, una modella e una studentessa di interior design che ama lo sport, l’allenamento e la danza, oltre ad essere una figlia e una madre». La ragazza ha ribadito la propria tesi, spiegando: «Sono stata vittima di uno stupro». Quando l’intervistatore le ha chiesto se si trattasse più specificatamente di aggressione o stupro ha risposto: «aggressione insieme allo stupro». La ragazza non si è nascosta, dicendo che era sua intenzione fare sesso con il calciatore, ma ha aggiunto che una volta entrati nella stanza d’albergo, l’atteggiamento di Neymar sarebbe cambiato: «Era aggressivo – ha detto – totalmente diverso dal ragazzo che avevo conosciuto nei nostri messaggi. Gli ho chiesto di smettere perché mi faceva male, ma lui ha continuato». Il calciatore nega ogni accusa, parlando di rapporto assolutamente consenziente.

NEYMAR, PARLA LA RAGAZZA CHE L’ACCUSA DI STUPRO

Periodo decisamente negativo per l’attaccante brasiliano Neymar. Prima le accuse di stupro, poi, un infortunio che lo costringerà a saltare la Coppa America in programma fra pochi giorni. Nell’amichevole giocata ieri contro il Qatar, la stella del Paris Saint Germain ha dovuto lasciare il campo in lacrime al 21esimo di gioco a seguito di un contrasto di gioco che gli ha causato una distorsione alla caviglia. Non un problema serio ma tanto basta per non permettere a O Ney di scendere in campo con la Selecao per la manifestazione in programma a metà mese. E pensare che lo stesso Neymar aveva quasi pronosticato l’infortunio, visto che, prima dell’amichevole in oggetto, aveva scritto sui social: «Oggi è una delle partite più difficili della mia carriera». Un infortunio che Neymar ha registrato sul piede destro, lo stesso già infortunato a gennaio, e che lo aveva costretto a restare fermo ai box per l’nizio del nuovo anno.