Niall Horan, ex One Direction, parla di salute mentale e di ansia, fenomeno in aumento esponenziale tra i giovani e i giovanissimi. “Penso tocchi a tutti, che sia lieve o meno. L’ho provata a mia volta e volevo dire alle persone che attraversano fasi così che passerà. Come fossi un amico – racconta a Il Corriere della Sera – Avevo letto un’intervista a Tom Hanks; gli si chiedeva che consiglio avrebbe dato al sé stesso bambino. Rispondeva: che tutto passa”.
Niall Horan riconosce che “se sei nel mezzo dell’ansia è difficile crederci, ma tutto ha una fine. Penso sia un messaggio importante. La salute mentale è stata a lungo un tabù, specie per gli uomini: non vogliono quasi mai parlare di quello che provano. Ora, specie dopo la pandemia, mi sembra stiamo imparando”. Consapevole della sua fama soprattutto sui social, dove è molto seguito dai ragazzi e dai giovanissimi, l’artista spiega che “non voglio predicare. Spero però di fare qualcosa di buono con la musica. L’esigenza è essere onesto”. Come cantante, è conscio che “devi arrivare alle persone attraverso le emozioni che passano della musica: i numeri sono una conseguenza. La longevità dei grandi artisti è nella capacità di aver creato connessioni con la gente”.
Niall Horan tra ansia, salute mentale e futuro: “non sento pressioni per diventare papà, ma…”
Niall Horan, che nel 2010 ha spopolato nella boyband degli One Direction uscita da un clamoroso successo a X Factor, oggi segue un’intensa carriera da solista iniziata nel 2016. Intervistato da Il Corriere della Sera, confessa che per il suo ritorno sulla scena musicale “ho scritto le canzoni che avevo bisogno di scrivere. Per fortuna sono piaciute”. Trattando alcuni argomento importanti e attuali come l’ansia e la salute mentale. Per quanto riguarda le tappe obbligate imposte dalla società ai giovani e ai ragazzi come lui “me ne sono sempre un po’ fregato, in realtà. Penso con la mia testa. Ma noto che, specie a un certo punto della vita, si presentano delle tappe percepite come fondamentali. In tanti ti chiedono quando farai questo, quando farai quello”.
Per esempio, la paternità. “In futuro lo spero. Ma non ne sento la pressione, sto bene così – spiega Niall Horan – Vedo tanti amici che sembrano quasi seguire quello che è sempre stato. E va bene. A patto di vivere secondo le proprie convinzioni”. Per il futuro ha un grande desiderio: “mi auguro di continuare a esibirmi per sempre, anche salendo sul palco anziano, in sedia a rotelle”.