«Sono Nibras, sono una donna e sono musulmana»: impossibile che non abbiate avuto un eco di qualcosa di già sentito… esatto, la sardina islamica che ha ironizzato su Giorgia Meloni sabato scorso in piazza San Giovanni a Roma puntava esattamente al confronto-scontro con il celebre “Io sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana” che è divenuto un autentico fenomeno social con il remix del comizio della leader d Fratelli d’Italia avvenuto nella stessa piazza qualche mese fa. Dopo Mattia Santori, fondatore e portavoce delle Sardine, è proprio Nibras Asfa ad aver attirato le maggiori “luci” della ribalta nella prima manifestazione nazionale del movimento anti-Lega, con relative polemiche e “caso” politico esploso nelle ultime ore. «Io sono Nibras, sono una donna, sono musulmana e sono figlia di genitori palestinesi», è la parte iniziale dell’intervento di questa giovane sardina di 25 anni, salita sul palco con l’hiqab e col piglio di chi vuole dimostrare tutta la propria contrarietà alle politiche di Salvini e Meloni. Fin qui nulla di strano o di “errato”, quanto però emerge subito dopo getta qualche dubbio sulla giovane sardina musulmana di origine ma completamente milanese: Nibras è infatti moglie di Sulaiman Hijazi, attivista considerato dai parlamentari Malan (FI) e Grimoldi (Lega) vicino ad Hamas, il movimento terroristico palestinese.



L’ATTACCO DELLA LEGA CONTRO NIBRAS E IL MARITO “FILO” HAMAS

Il Centrodestra attacca ma il diretto interessato su Facebook replica a tono, allontanato le polemiche per quella foto con il leader delle Sardine Santori e per l’appunto la moglie Nibras da Piazza San Giovanni: «È da ieri pomeriggio che io e mia moglie riceviamo provocazioni e insulti di tutti i colori, tante accuse, a cui sono anche abituato, ma questa volta hanno esagerato. Sono stato accusato di appartenere a Hamas e di sostenere il terrorismo islamico. Io sono di Hebron, una città che ha visto il peggio dell’occupazione israeliana, io non faccio altro che informazione su quello che vive il mio popolo e che viene spesso oscurato dai media, e di questo vado orgoglioso e continuerò a farlo senza timore. Però ciò non significa che faccio parte di un partito politico né sostenitore di Hamas». Le polemiche però non si sono certe fermate, specie perché la moglie ha poi ribadito con fermezza il “verso” fatto alla Meloni e al suo “Io sono Giorgia»: «A tutti coloro che vogliono riaprire le pagine nere del passato dico non ci avrete mai, non ve lo permetteremo, perché questo è uno stato di diritto», diceva ancora Nibras Asfa sabato scorso e proprio su questo punto da lei letto sul palco si scagliano ora il Centrodestra e le associazioni filo-israeliane che contestano la presenza di Nibras e del marito Hijazi in piazza con le Sardine. È poi lo stesso Lucio Malan a controreplicare a Sulaiman Hijazi postando un messaggio del 2015 dove lo stesso palestinese si auto-definitiva di Hamas: «nel suo stesso profilo Facebook, esponente di Hamas, l’organizzazione palestinese considerata terroristica, tra gli altri, da Unione Europea, Stati Uniti, Australia, Giordania, Giappone e Regno Unito, che ha l’obiettivo di distruggere lo Stato d’Israele». Non solo, emergono anche dichiarazioni di Nibras – riportate da Il Giornale – che fanno riferimento al 2017 e al medesimo “tema” cruciale dello Stato di Israele: «L’ unico Paese democratico del Medio Oriente? Cosa hanno di democratico questi mostri che non risparmiano donne, bambini e disabili?».



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