Con la sua esperienza di papà affidatario, il cantautore (ma anche scrittore) Niccolò Agliardi ha rotto una serie di tabù e luoghi comuni finora ancora fortemente presenti nella nostra società. Proprio il brano “Di cosa siamo capaci”, che lo ha visto duettare con Vanessa Incontrada nel programma di Rai1, ha riacceso i riflettori sulla sua storia personale ma anche su quella di migliaia di persone in Italia. I pochi dettagli del privato dell’artista lasciano intravedere una luce fortissima in cui si rispecchia la sua storia di papà affidatario e di uomo dal cuore grande. Niccolò è padre affidatario di un ragazzo diventato maggiorenne da poco, Federico, e di un adolescente di 14 anni: “Sono un papà affidatario, questo vuol dire accettare essere papà per un po’. Per la legge almeno, la mia sensazione è che lo sarò per sempre” ha dichiarato nello show Rai, “20 anni che siamo italiani”. Parlando dei suoi ragazzi l’artista aveva dichiarato in una intervista a Vanity Fair: “Quando ti scatta il senso di paternità non torni più indietro, non riesci a dire dopo 20 giorni “ok ho sbagliato, basta”. Diventi un punto di riferimento imperituro e costante”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Duetto e bacio con Vanessa Incontrada
Partecipazione dal carattere molto intenso quella di Niccolò Agliardi a 20 anni che siamo italiani, il programma condotto quest’inverno da Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada che oggi, sabato 4 luglio 2020, viene riproposto in replica su Rai Uno per la gioia dei milioni di telespettatori che ne hanno decretato l’indubbio successo. Il passaggio di Niccolò Agliardi in trasmissione non può che essere associato al duetto al quale ha dato vita con Vanessa Incontrada sulle note del suo brano: “Di cosa siamo capaci”. Una canzone che parla di una famiglia particolare, come quella che del resto vede come perno centrale lo stesso Agliardi, papà affidatario di due bambini. L’emozione di cantare un pezzo così personale ha fatto breccia nel pubblico, contagiato dalla capacità comunicativa di Vanessa e Niccolò, reciprocamente affezionati l’uno all’altro al punto di voler concludere l’esecuzione del brano con un bacio sulle labbra frutto di stima.
Niccolò Agliardi: “Sono un padre affidatario”
Al termine dell’esibizione, Agliardi è stato presentato da Gigi D’Alessio come autore di canzoni per grandi artiste quali Arisa, Laura Pausini e…Vanessa Incontrada, come ha voluto rimarcare lo stesso Niccolò. Soffermandosi sul tema della sua esibizione, Agliardi ha spiegato: “Essere un papà affidatario vuol dire anche accettare di essere papà per un po’ per la legge. La sensazione che sto vivendo io è che possa esserlo per sempre. L’artista, famoso anche per la colonna sonora della fortunata fiction di Rai Uno “Braccialetti rossi”, ha infatti ricevuto in affido Federico, un ragazzo di 17 anni; dopo è stata la volta di un altro adolescente di 14 anni. Agliardi, che sulla sua vicenda personale ha scritto anche un libro, intervistato qualche mese da fa Vanity Fair ha ribadito il suo punto di vista: “Quando ti scatta il senso di paternità non torni più indietro, non riesci a dire dopo 20 giorni “ok ho sbagliato, basta”. Diventi un punto di riferimento imperituro e costante”.