Sono trascorsi sette anni da quando i figli in affido sono diventati per Niccolò Agliardi un pensiero fisso. A quel tempo il cantautore milanese si stava occupando della colonna sonora della fortunata fiction Braccialetti rossi: “Sul set ho legato molto con uno degli attori”, ha detto tempo fa a Vanity Fair, “un ragazzo che aveva vissuto l’affido. Lì ho capito cosa significa e ho cominciato a prendere contatti con la fondazione l’Albero della Vita”. Anche se in Italia si parla molto poco di questa tematica, l’artista è sicuro che il meccanismo che ci sta dietro funzioni abbastanza bene. “All’inizio non è mai facile perchè apri le porte a un perfetto sconosciuto”, ha aggiunto, “nel mio caso di 17 anni, quindi con lati della personalità già calcificati. Quelli non sono i tuoi odori, non è il tuo linguaggio, non è il tuo modo di stare a tavola. Eppure…”. Si tratta però di un’estraneità che Agliardi ha accettato e che è riuscito a trasformare poi in familiarità. Nonostante abbia scelto di compiere questo grande passo, il cantante non sente il bisogno di un figlio biologico. Anche perchè il secondo figlio in affido, all’epoca di 14 anni, gli ha permesso di sondare anche questo terreno e sentirsi sempre di più un padre naturale.
Niccolò Agliardi, ecco cosa è successo all’improvviso
I figli in affido di Niccolò Agliardi gli hanno cambiato la vita e anche il cantante, a sua volta, ha contribuito alla crescita dei suoi ragazzi. Federico, il più grande avuto in affido, gli ha permesso di capire la trap, poi a non cercare un senso in ogni cosa, per forza, “A non giudicare e a non chiedere sempre, certe risposte arrivano con altre modalità”, ha detto tempo fa a Vanity Fair. E poi grazie a lui è riuscito a gestire al meglio anche il secondo figlio in affido. Nonostante la situazione complessa, Agliardi ha cercato in tutti i modi di mantenere un buon rapporto con la madre biologica di Federico. “Non ha senso entrare in competizione con la famiglia d’origine“, ha sottolineato, “È figlio tuo, ma anche di un’altra famiglia, che può sembrare una stranezza: ma l’affetto che provi e la responsabilità ti rimangono attaccati alla pelle”. Oggi, sabato 4 luglio 2020, Niccolò Agliardi sarà fra gli ospiti che vedremo a 20 anni che siamo italiani. Non si parlerà ovviamente dei figli in affido, anche se l’artista ha raccontato tutto nel suo libro Per un po’, pubblicato l’anno scorso. La missione con Federico intanto si è conclusa in qualche modo, soprattutto per quanto riguarda la crescita del ragazzo: “Lavora, ha una fidanzata, si paga un affitto”, ha detto il cantante, “è stato un affido un po’ sui generis, ma sono felice di avergli dato la possibilità di salire su un piccolo traghetto e raddrizzare una strada che era storta da tempo”.