Niccolò Agliardi, cantautore, compositore e scrittore italiano, ospite di Vieni da me, racconta la sua esperienza da genitore affidatario. Autore del romanzo “Per un po’ – Storia di un amore possibile”, racconta l’amore per i suoi figli affidatari Federico e Sam, due ragazzi con una storia difficile alle spalle che, entrati nella vita di Niccolò Agliardi, hanno cambiato la sua esistenza. Scegliere di diventare un padre single affidatario è una scelta coraggiosa come spiega Niccolò Agliardi consapevole che, ad un certo punto, i suoi figli giuridicamente non saranno più tali. “Sono diventato papà grazie o per colpa delle circonvallazioni della vita. Tempo fa ho condotto un programma in cui mi occupavo di trasformare in canzoni le storie di resilienza. Una di queste storie mi aveva particolarmente colpito ed era la storia di una famiglia affidataria alle porte di Milano. Questa famiglia, nonostante avesse già 5 figli, ha deciso di prendere in affido una bambina. Succede che il papà di questa bambina viene a mancare e questa famiglia decide di prendere in affido anche la mamma biologica di questa bimba, Questa storia di grande amore che mi è stata raccontata mi ha acceso una piccola luce“, spiega Niccolò Agliardi.Un giorno arriva questa storia che mi fa pensare a quando si è trattato di avere un figlio biologico. Dieci anni prima avevo scelto di non averlo perchè in quel momento non ero pronto e credo di aver fatto una scelta più coraggiosa allora rispetto a quella che ho fatto recentemente perchè deliberatamente, decidere di restare da solo, è stato più complesso e più duro rispetto a quando, invece, ho ricevuto degli schiaffi bellissimi, ma imprevisti, sono stati schiaffi d’amore”, spiega ancora.

Niccolò Agliardi: “Federico e Sam, i miei figli affidatari, mi hanno riempito la vita”

Niccolò Agliardi decide così di partecipare ad un corso di affido e nella sua vita arriva Federico, un ragazzo di quasi 18 anni che aveva bisogno di una famiglia. Prima di decidere se prenderlo in affido o meno, Niccolò Agliardi chiede di poterlo incontrare. Dopo aver visto per la prima volta Federico, Niccolò dice sì e, da quel momento, la sua vita cambia. Il percorso di vita con Federico, però, non è sempre facile. Ad un certo punto, infatti, Federico oltrepassa il limite legale e Niccolò decide di dire basta. “Ho messo un biglietto sulla porta d’ingresso scrivendo ‘Federico hai vinto tu, non rientrare’. L’ho fatto con il cuore frantumato, con gli occhi che non avevano più le lacrime. Io ho capito che ci saremmo salvati tutti e due se io gli avessi detto quella è la porta. Poi è tornato e mi ha detto ‘ho una fidanzata che vorrei farti conoscere e io gli ho detto ho un fratello che vorrei farti conoscere perchè nel frattempo un’altra storia era arrivata a trovarmi. Lui si chiama Sam e ha 15 anni”, spiega ancora Agliardi. Oggi, Federico vive con la fidanzata, ha un lavoro, ma è ancora legatissimo a Niccolò che continua ad occuparsi di Sam. I due fratelli affidatari si vogliono molto bene ed entrambi mandano un messaggio al loro papà affidatario. “Ehi Nic, ti scrivo due righe. Ti volevo ringraziare per tutto quello che hai saputo fare. Forse a fatti non sono riuscito a dimostrarlo ma ti assicuro che come primo figlio hai saputo fare. Grazie per tutto quanto, ti voglio bene”, dice Federico. “Nella vita ci sono persone che ti insegnano tanto. Un padre è meglio di cento insegnanti. Grazie papà”, dice invece Sam facendo emozionare Niccolò.