Brutte notizie per Niccolò Bettarini, il figlio dell’ex calciatore Stefano e della conduttrice tv Simona Ventura. Il 20enne, infatti, è indagato per diffamazione dall’ex avvocato Alessandra Calabrò che l’ha difeso e rappresentato a luglio 2018 durante il processo di primo grado a carico dei quattro giovani che l’avevano aggredito con coltellate, calci e pugni fuori dalla discoteca milanese ‘Old Fashion’. A marzo scorso, il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini aveva reagito molto male alla notizia del passaggio per uno degli aggressori dal carcere ai domiciliare. Una decisione che l’aveva spinto a scrivere un lunghissimo messaggio sui social in cui ha attaccato non solo il giudice che aveva trasformato la pena dell’aggressore, ma anche l’ avvocatessa Calabrò per via delle esose parcelle. La Calabrò ha reagito alle parole del suo assistito rimettendo il mandato visto che il figlio di Simona Ventura non aveva neppure terminato di pagare i compensi dovuti decidendo di procedere per vie legati con tanto di denuncia per diffamazione.
Niccolò Bettarini su Instagram: “la giustizia italiana non esiste, è uno schifo”
Lo scorso marzo Niccolò Bettarini si è lasciato andare ad un lunghissimo sfogo su Instagram commentando non solo la decisione del giudice, ma anche del suo stesso avvocato. “Complimenti, bravi a tutti – scrive Bettarini – Io mi ero ripromesso di non riparlare di questa cosa perché, obiettivamente non mi fa piacere. Non lo faccio per pubblicità o per apparire, str***te e perché non me ne frega nulla. Faccio questa storia perché sono inc****to e a quanto pare fare le storie su Instagram è l’unico modo per arrivare alla gente”. Il figlio di Simona Ventura prosegue dicendo: “al di là del fatto che si commenta da solo quello che è successo. Io sono stato zitto in tutti questi mesi, in cui ne sono successe di cose, son state dette parole. Però a me non me ne frega un c***o, dico quel che penso. E quel che penso è la giustizia italiana non esiste, è uno schifo, per chi sia figlio chi, figlio di qua, figlio di là, per tutti quanti, per tutti”.
Niccolò Bettarini contro Alessandra Calabrò: “voleva che andassi a Porta a Porta”
Non solo, Niccolò Bettarini prosegue citando anche il suo avvocato a cui fa i complimenti dicendo: “non ho saputo niente per mesi. Ho dovuto sapere tutto attraverso notizie e amici miei. Ci ha abbandonato praticamente dopo l’ultima sentenza. Vi spiego anche perché, non me ne frega un c***o. La signora Alessandra Calabrò voleva che a gennaio io andassi a parlare in un programma chiamato Porta a Porta a elogiarla del lavoro che ha fatto: bel lavoro ha fatto comunque, sì, sì – disse ironicamente – Io ho rifiutato perché mi ero promesso, dopo l’ultima sentenza, di non riparlare più di questa cosa. Io avevo detto che la giustizia era stata giusta con me, mi ritenevo fortunato, purtroppo non è più così”.