Niccolò Fabi: il ricordo della figlia Olivia e del concerto benefico “Parole di Lulù”
Nel 2022 Niccolò Fabi ha celebrato i 25 anni di carriera con il suo primo concerto all’Arena di Verona e con la pubblicazione di un nuovo progetto discografico, intitolato Meno per meno. Ma, oltre alla musica, la vita del cantautore romano è stata segnata anche dalla dolorosa scomparsa della figlia Olivia di appena 22 mesi, a causa di una meningite, nel 2010. Un dolore che, nonostante il difficile periodo vissuto, ha voluto portare sul palco con un mega concerto di 12 ore a fini benefici, dal nome “Parole di Lulù”, cui hanno preso parte numerosi artisti della scena musicale italiana.
Intervistato dal Corriere Fiorentino, Niccolò Fabi ha spiegato perché decise di organizzare questo importante progetto: “L’ho fatto senza volerlo, mettendo al centro piuttosto che la narrazione, la rappresentazione di un uomo nelle sue varie sfumature, nei momenti più complessi e in quelli più esaltanti della sua esistenza, rendendoli ordinari: non banali, ma inseriti nel corso naturale della sua storia“.
Niccolò Fabi: Sanremo, la sua musica e una riflessione sugli anni che passano
Nel corso dell’intervista, Niccolò Fabi si è soffermato anche sull’evoluzione della musica negli ultimi anni e sul prossimo Festival di Sanremo in programma a febbraio. Uno show che, tuttavia, non guarderà: “In casa non ho neppure la tv. Se partecipa un collega che conosco, a cui voglio bene, lo seguo indirettamente, attraverso quello che viene pubblicato. Ma non mi interessa la ritualità collettiva del programmone, di cui cambiano i presentatori, gli stacchetti, ma non il principio. Io tra l’altro mi immedesimo nei cantanti che si alternano sul palco, mi sento coinvolto: non riuscirei a partecipare al gioco dei voti e delle palette. Non parliamo dei talent“.
Il cantautore ha spesso definito la sua musica elitaria, di nicchia, distante dal commerciale: “Lo dico senza orgoglio né vergogna. È inevitabile che la famiglia, gli studi, le esperienze di vita e le persone che incontri influiscano sul nostro vocabolario. Io non posso essere popolare: questo è un dato tecnico“. Infine, un commento sui capelli che iniziano ad ingrigirsi e sul tempo che inesorabilmente scorre via: “Ma che conta? Sono sicuramente più sereno di 25 anni fa“.