Nicholas Negrini, marito di Alice Neri: “Non sapevo si vedesse con un collega”

Ai microfoni di Pomeriggio 5 parla Nicholas Negrini, marito di Alice Neri, trovata morta in un’auto carbonizzata nelle campagne di Concordia. L’uomo è indagato per un atto dovuto. Alice la sera dell’omicidio si è vista con un amico, Marco, per un lungo aperitivo: secondo l’uomo, nel bar ci sarebbe stato un tunisino che la guardava e al quale avrebbe dato un passaggio. Il marito dice: “Assurdo che mia moglie abbia dato un passaggio di notte ad uno sconosciuto. Io conosco un Mohamed suo ex collega ma dubito che sia quest’uomo“. Secondo il marito, è probabile che la moglie sia morta per un rifiuto.



Il pomeriggio prima della scomparsa, Alice aveva tardato due ore dopo il rientro da lavoro. Nicholas spiega: “Mi aveva detto che aveva avuto qualche problemino a lavoro. Non sapevo che fosse uscita alle 16.30. Mi disse poi che andava a cena con un’amica. Conoscendo il tipo che è lei, una gran chiacchierona, non avevo dubbi: quando uscivano facevano spesso tardi, ero abbastanza tranquillo. Io poi ero con la bimba, avevo le mie cose da fare”. Come spiega ancora il marito: “Mi sono accorto la mattina che non c’era. Quando ho saputo che aveva fatto aperitivo con Marco, il collega, non mi spiegavo il motivo. Magari era una piccola bugia per non farmi pensare male”. Questo collega, Marco, avrebbe avuto delle mire su Alice e lei lo avrebbe incontrato per chiudere la situazione una volta per tutte: “Magari voleva risolvere la questione a modo suo tenendoselo per sé tanto non ci sarebbero state conseguenze. Non avevo nessun sospetto”.



Marito Alice Neri: “Passaggio? Si sarà sentita costretta”

Parlando dei rapporti di Alice e i colleghi, Nicholas spiega: “Sapevo che era stata palpeggiata da un collega, me lo disse il giorno stesso. Aveva denunciato l’episodio in azienda, è stato fine a sé stesso. Un’altra molestia sul lavoro? Sapevo anche questa. Anche lui è stato denunciato e ripreso dall’azienda. Lei diceva ‘Capisco uno che mi fa dei complimenti ma questa cosa non va bene’. Lei ha preso coraggio e denunciato il fatto”.

Commentando la sera della scomparsa, Nicholas spiega: “Che lei possa aver aperto lo sportello all’uomo, non lo credo. Se la dinamica è quella del passaggio, penso che si sia sentita costretta. Non è da mia moglie dare passaggi a persone sconosciute di notte. Non so perché dopo che il collega è andato via, sia rimasta 10 minuti sola nel parcheggio. Non riesco a comprendere. Non so se questo ragazzo sia stato in macchina con lei in quei 10 minuti, non so niente. Geolocalizzazione? Difficile lo abbia fatto lei, penso qualcuno al suo posto. Io ho iniziato alle 6 a chiamarla, cadeva la linea a intervalli irregolari. A volte dopo due squilli, a volte cinque. Non capivo neanche io, probabilmente qualcuno metteva giù la linea. Poi con l’app ho scoperto la geolocalizzazione: alle 3 e 40 era ancora a poca distanza dal bar“.



Nicholas: “Alice Neri? Incongruenze in una testimonianza”

Nicholas non si dà una spiegazione per quanto riguarda la scomparsa e la morte della moglie, Alice Neri: “Non so cosa sia successo in quei 10 minuti. Può essere avvenuto di tutto. Magari prima di partire con la macchina dava un’occhiata al cellulare. Non riesco a definire quel tempo”. Riguardo il ruolo del collega tunisino, al quale avrebbe dato un passaggio di notte, il marito di Alice Neri dice: “Ci sono incongruenze tra lui e la moglie. Lui dice di essere andato dal cugino, la moglie dice che era con lui.

A Mattino Cinque, l’uomo aveva raccontato: “Per me è difficile anche solo vivere la giornata. Devo andare avanti insieme a mia figlia e devo farlo anche per lei, ma sono ancora tante le cose che dobbiamo affrontare. Alla bimba ho solo detto che la mamma non c’è più, ma ci sono ancora altri step da compiere per dirle addio. In questo momento riesco solo a seguire gli sviluppi della vicenda e resto confuso da tutte le cose che emergono ogni giorno. Sono convinto che ci siano persone che non dicono tutta la verità“.