Chi è Nick Cerioni

Nick Cerioni è uno stylist anche se lui preferisce definirsi curatore di immagine di tanti big della musica italiana: da Jovanotti ad Achille Lauro fino a Laura Pausini. Dietro gli outfit e le immagini di grandi artisti italiani c’è il suo zampino, anche se più di tutti c’è un cantante che ha creduto in lui quando tutto sembrava andar perso. Si tratta di Jovanotti come ha raccontato proprio lo stlyst in una intervista rilasciata a FQMagazine: “Nel 2010 Mtv chiuse i programmi e io mi trovai improvvisamente senza lavoro. Quell’estate Jovanotti fece una serie di concerti gli scrissi per chiedergli di seguirlo e realizzare un piccolo documentario con due telecamere. Dopo cinque minuti, lui rispose: Sì, mi piace l’idea“. Inizia così l’avventura di Nick Cerioni e del compagno Leandro Emede con Jovanotti: “Ci trovammo bene e lui mi disse che ci avrebbe richiamato l’anno dopo per il tour Ora. “Non ci chiamerà mai più”, dicevo. Invece non solo ci ha contattati ma ci ha dato fiducia quando nemmeno noi ne avevamo. È stato un incontro catartico, in dieci anni abbiamo fatto cose incredibili, c’è uno scambio creativo continuo: vicino a lui si cresce“. Al Festival di Sanremo 2022 Nick Cerioni curerà l’immagine di Achille Lauro, Gianni Morandi, Tananai e Rkomi.



Nick Cerioni, stylist di Laura Pausini e Achille Lauro

Dopo la collaborazione con Jovanotti, Nick Cerioni inizia la sua ascesa nel mondo della musica collaborando con Laura Pausini di cui dice: “Con lei ho capito cosa significa avere l’x factor. Può piacere o non piacere, ma quando sale sul palco non c’è storia per nessuna. È una lavoratrice incredibile“. Poi c’è la collaborazione con Emma in gara all’Eurovision 2014, un’esperienza che attira tantissime critiche: “Emma fu aspramente criticata, noi messi in croce. Per me invece quell’esperienza fu un successo: lei uscì dalla sua zona di comfort, sul palco diede tutta sé stessa con un lavoro fuori dall’ordinario. E poi c’è sempre questo double standard quando l’artista è donna“. Poi è la volta di Achille Lauro di cui si è occupato durante le varie partecipazioni a Sanremo tra cui impossibile dimenticare la performance con tanto di tutina firmata Gucci. “Quando levò il mantello e rimase in tutina sul palco dell’Ariston, fu per giorni oggetto di critiche asprissime. Ma l’intrattenimento è questo: deve stupire, nel bene e nel male, portare lo spettatore in un altro universo, fargli vivere un’esperienza mentre sta seduto sul divano. Lauro togliendosi il mantello ha lasciato un segno nella cultura pop, come il pancione della Bertè o il tanga della Oxa, tanto per restare a Sanremo“, ha detto Nick Cerioni.

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