E’ morto ad appena 30 anni Nick Gordon, ex fidanzato di Bobbi Kristina Brown, figlia di Whitney Houston. A darne notizia è stato l’avvocato Joe Habachy, che ha difeso l’uomo nel processo per il decesso della Brown: «E’ stato davvero straziante aver assistito in prima persona alla devastazione totale che la tossicodipendenza ha provocato ad un gruppo di giovani amici, tutti amati e che avevano un immenso potenziale». Il legale ha inoltre sottolineato di non poter fornire dettagli sulla causa della morte, evidenziando poco dopo: «Ha lavorato duramente per rialzare la testa e rimanere “pulito”. Voleva vivere una vita sana e felice con la sua famiglia più di ogni altra cosa». Junior Walker, fratello di Nick Gordon, ha affermato di aver parlato con lui la sera prima della morte: «Ti amiamo tutti, qualunque cosa accada rimarremo tutti al tuo fianco», le sue parole in un post pubblicato su Facebook.
NICK GORDON E’ MORTO, FU ACCUSATO DELLA MORTE DI BOBBI KRISTINA BROWN
La famiglia di Bobbi Kristina Brown ha preferito non rilasciare commenti alla notizia della morte di Nick Gordon, condannato nel 2015 per la morte della figlia di Whitney Houston, datata 31 gennaio 2015. Il 30enne era con lei quando la giovane entrò in coma nella vasca da bagno della sua abitazione dopo aver assunto un cocktail letale di farmaci, decesso simile a quello della celebre cantante. Gordon affermò davanti ai giudici di aver avuto una lite con la fidanzata prima del decesso, evidenziando di aver tentato in ogni modo di salvarla. Tesi smontata dall’accusa: dopo averla picchiata, l’imputato «le somministrò un cocktail tossico rendendola incosciente, poi le ha messo la testa in giù in una vasca di acqua fredda causandole danni cerebrali», si legge nelle carte processuali. Gordon venne condannato a un risarcimento da 36 milioni di dollari.