Decisamente curiosa la vicenda accaduta al tennista australiano Nick Kyrgios, la cui Tesla era stata rubata. Il 28enne di Cranberra, finalista di Wimbledon, ha visto sparire la sua Model X per poi ritrovarla grazie ad un’applicazione installata sul suo smartphone. Stando a quanto riportato dalla televisione australiana ABC, il ladro avrebbe fatto irruzione nella casa di Kyrgios, nella sua Cranberra, dove si trovava la madre dello stesso.
Dopo che la donna è stata minacciata con una pistola, ha consegnato le chiavi della Tesla Model X, una vettura colorata di un verde particolare, di proprietà appunto del figlio. Il ladro, pensando di averla fatta franca, è quindi salito a bordo dell’auto elettrica a firma Elon Musk, fuggendo il più lontano possibile, ma nel frattempo la donna minacciata si è messa in contatto con il figlio Kyrgios, per aggiornarlo su quanto fosse accaduto. A quel punto il tennista ha usato l’astuzia, e attraverso il proprio smartphone ha aperto l’applicazione ufficiale per gestire la Tesla e che permette da remoto di limitare la velocità della propria vettura, decidendo quindi a quale velocità farla andare.
TESLA MODEL X DI NICK KYRGIOS RUBATA: ECCO COME E’ STATO ACCIUFFATO IL LADRO
Il tennista ha quindi contattato la polizia e nel frattempo ha limitato la marcia della propria Model X a distanza, di modo che le forze dell’ordine potessero raggiungere il ladro il prima possibile. Alla fine la polizia è riuscita ad individuare la Tesla che procedeva molto lentamente, e ad acciuffare il ladro.
Il 32enne è stato arrestato e su di lui pendono le accuse di rapina aggravata, mancato fermo alla richiesta della polizia, guida di un’auto senza patente e resistenza a pubblico ufficiale. Nonostante la richiesta del suo avvocato, il tribunale gli ha negato la cauzione, e conoscendo la rigidità del sistema giudiziario australiano è quasi sicuramente certo che il malvivente rimarrà a lungo in prigione: tutto è bene ciò che finisce bene.