Nico Acampora, il fondatore di PizzAut, la pizzeria gestita da persone autistiche che conta già due sedi in Italia, è intervenuto nel salotto di Domenica In, raccontando la sua esperienza, difficile all’inizio ma estremamente soddisfacente. “È sempre difficile all’inizio”, ricorda, “quando ricevi la diagnosi ti cade il mondo addosso e non sai cosa fare, sono tantissime le coppie che si separano, con i papà che se ne vanno e la mamma che si fa carico della famiglia. Per un paio di anni ero in questa difficoltà, come se mi avessero preso a pugni”.



Tutto, per Nico Acampora, cambiò quando una sera vide “mio figlio Leo che impastava per gioco e pensai ‘se lo fa lui, che ha un’autismo severo, possono farlo anche dei ragazzi più grandi o meno gravi’. Mi venne l’idea di aprire il ristorante gestito da persone autistiche: mia moglie mi aveva detto che ero pazzo, che non sapevo neanche cucinare un uovo”. Non si è fatto scoraggiare, ha continuato ad andare avanti e alla fine, ricorda Nico Acampora, “abbiamo aperto nel 2021 a Milano, poi nel 2023 a Monza”. Ancora adesso, però, non nega che “le difficoltà ci sono sempre e la mia forza è mia moglie. Senza di lei niente sarebbe possibile perché quando ti dedichi ai figli degli altri può succedere che trascuri i tuoi figli e a me è capitato”. (Agg di Lorenzo Drigo)



La storia di Nico Acampora a Domenica In: l’inventore di PizzAut ripercorre le tappe principali del suo progetto

Nico Acampora torna in tv, ospite di Mara Venier a Domenica In per ripercorrere le tappe principali che lo hanno portato alla nascita di PizzAut, la prima pizzeria gestita esclusivamente da persone autistiche. Un progetto audace e ambizioso, che ha ottenuto l’attenzione dei media e che in generale sta ottenendo feedback molto positivi. Non a caso Nico Acampora si è “dovuto” cimentare nella scrittura di un libro intitolato “Vietato calpestare i sogni”, per raccontare come ha portato al successo PizzAut.



Dall”idea che solleticò la mente del padre fondatore alla messa in atto vera e propria del progetto, che oggi pare procedere a gonfie vele. ”Chi avrebbe mai pensato che la storia di PizzAut sarebbe diventata un’avventura così straordinaria? Un cammino fatto di fatiche, frustrazioni, ma anche di sorprese e gioie enormi ed inaspettate”, scrive Nico Acampora sulla pagina facebook di PizzAut in occasione del lancio del suo nuovo libro.

Nico Acampora, chi è l’inventore di PizzaAut: una storia a lieto fine

Nel libro, appunto, viene ripercorsa la storia di Nico Acampora, ma soprattutto di PizzaAut. Si parte dalla diagnosi che ha cambiato la vita di Nico Acampora e della sua famiglia, quando al secondogenito viene diagnosticato l’autismo. Seguono anni molto difficili, fino a quando un giorno papà Nico vede il piccolo di casa felice mentre mette le mani nella farina. Da quel momento l’illuminazione per PizzAut, che gradualmente prende concretezza.

Nel frattempo Nico Acampora e i suoi ragazzi vengono invitati a Tú sí que vales, dove mettono in mostra il loro talento organizzativo e culinario. Dopo la pandemia, che non ferma l’ambizioso progetto di PizzAut, arriva la tanto attesa apertura della pizzeria a Cassina de’ Pecchi, con Nico Acampora e i suoi ragazzi che finalmente iniziano a vivere il loro sogno.