Nicola Cavallaro è pronto a tornare sul palco di X Factor 2019 per il sesto live dove riporterà il suo inedito “Like I Cloud” e dove si confronterà con “Sound of Silence” di Simon & Garfunkel. La scorsa puntata è stato un momento tanto atteso per Nicola Cavallaro e tutti i sette concorrenti della tredicesima edizione del programma: durante la serata hanno potuto presentarsi al mondo discografico con i loro brani inediti. Like I Could è il titolo del brano che l’artista catanese ha voluto presentare al pubblico e ai suoi giudici, sfidando la sorte grazie ad una composizione autoriale d’eccezione, affidata ad altisonanti nomi della musica. Firmano il suo brano il britannico Tom Walker, unitamente a Jon Green e Jordan Riley. La costruzione del testo e degli accordi musicali confermano le oggettive difficoltà interpretative che il cantante in gara ha dovuto superare prima dell’esibizione live, trattandosi di un brano che ha un potenziale radiofonico, seppur non canonico, ma certamente valido. Implacabili i giudici che a seguito della performance di Cavallaro hanno espresso la loro opinione, scatenando un dibattito sulla italianità delle canzoni da esibire in contesti canori nazionali, ma non è tutto, cerchiamo di capire meglio cosa è successo.
Nicola Cavallaro Inedito “Like I Could”, X Factor: al meglio delle sue possibilità ma…
Dopo aver cantato al meglio delle sue possibilità, Nicola Cavallaro attende ansioso il verdetto dei giudici, conscio del fatto che mancano solo due puntate al termine della tredicesima edizione del percorso di X Factor 2019. Sono secondi trepidanti, nei quali certamente il cantante si chiede se quel famoso fattore X che si cerca in ogni edizione, da ben tredici anni, ce l’abbia pure lui oppure no. In realtà, la presenza stessa al contest fa di tutti i concorrenti una certezza in merito alle loro potenzialità artistiche, ma per Cavallaro il percorso non è stato dei migliori, subendo spesso richiami e appunti sulle sue esibizioni canore. Lui che tecnicamente è sempre stato connotato come migliorabile, in ogni caso, con Like I Could ha portato a casa una esibizione di tutto rispetto, ma non sono mancate anche in questo quinto live alcune polemiche. Anche a The Voice Francia, nel 2017, lo avevamo già visto emergere, ma senza raggiungere l’agognata vittoria.
Il parere di Samuel
Samuel è il primo giudice di X Factor che esprime il suo parere su Nicola Cavallaro e spezza una a favore della italianità delle canzoni. Ha sottolineato quanto sia importante portare in scena canzoni italiane e quanto sia stato difficile nel tempo soppiantare nelle classifiche gli autori stranieri. Ha messo in luce il fatto che esibirsi in lingua straniera stride, quasi, con il senso stesso del contest. Non manca l’ironia e il disappunto di Sfera Ebbasta che si concentra più sul genere musicale che non sembra a suo avviso realmente identificabile e punta l’attenzione sulla mancata musicalità del brano. Voce fuori dal coro la Maionchi che difende l’interpretazione e la scelta di Nicola, sottolineando che la maggiorparte delle canzoni italiane di qualche tempo fa erano semplici traduzioni di brani stranieri. Nicola sembra accusare il colpo ma non più delle altre volte. Non ha dato luogo a contro polemiche ed ha affrontato la questione con serenità. Il 28enne catanese, del resto, non ha molto da temere ed ha convinto i giudici sin da subito con la sua voce potente e particolare. Anche il penultimo live aveva visto accendere una polemica sulle note della sua 90Min di Salmo, ma ora è pronto per la prossima esibizione. Attendiamo le nuove del sesto live, e chissà che il giovane catanese non riesca a stupire tutti con una performance da grande artista.