Nicola Molteni lancia l’allarme immigrazione. Il sottosegretario all’Interno ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Verità ed ha acceso i riflettori sull’aumento di sbarchi nelle ultime settimane. I dati rappresentano una fotografia allarmante e drammatica, per l’esponente della Lega aver cancellato i decreti Sicurezza targati Salvini è stato un errore clamoroso: «Sono preoccupato per l’inerzia di troppi: 8.000 sbarchi solo a luglio… O c’è una risposta europea, o serve una risposta nazionale».
Nicola Molteni ha rivendicato la bontà dei decreti Sicurezza, fondamentali per limitare partenze, sbarchi e morti. Nel mirino del sottosegretario è finito il ministro Luciana Lamorgese: «Il ministro – chiunque egli o ella sia in un momento – è l’autorità nazionale di pubblica sicurezza. Salvini ha agito esattamente in quella veste e con quell’obiettivo. Quanto al ministro Lamorgese, credo ci sia un problema. È il motivo per cui Salvini ha di recente affrontato il tema direttamente con Mario Draghi, che ha mostrato attenzione. Credo che il premier abbia piena consapevolezza del fatto che serva un cambio di passo. Abbiamo bisogno di traghetti di turisti, non di traghetti di immigrati».
NICOLA MOLTENI: “SENZA LEGA AL GOVERNO, CI SAREBBE IUS SOLI”
«Siamo stati presi in giro sugli sbarchi», la denuncia di Nicola Molteni a proposito della riunione dei ministri dell’Interno Ue fissata il 18 agosto, considerando che non si discuterà dei flussi nel Mediterraneo. Per il sottosegretario l’accordo di Malta è stato un fallimento e l’Italia non può essere presa per i fondelli dalle Ong straniere: «Sbarchino nei Paesi di origine o di bandiera. Se i ministri competenti, Interno ed Esteri, non dicono nulla, è un altro problema». In un’altra intervista, questa volta concessa a Il Giornale, Nicola Molteni ha messo in risalto un altro dettaglio: «Se oggi noi fossimo all’opposizione farebbero lo ius soli. Grazie alla presenza della Lega nel governo, lo ius soli non verrà mai fatto. Se la Lega non fosse al governo ci troveremmo con la missione Mare nostrum. E vorrebbe dire tornare ai 180 mila sbarchi del periodo 2014-2016. Siamo la garanzia che non ci sarà l’invasione, non ci sarà una legge facile sulla cittadinanza, che tra l’altro non serve».