La corsa al Quirinale sta per entrare nel vivo, Nicola Piepoli ha le idee abbastanza chiare. Intervistato da La Verità, il sondaggista ha fatto il punto della situazione in vista dell’elezione del presidente della Repubblica e a suo avviso si profila un testo a testa: da una parte Mario Draghi, dall’altra Silvio Berlusconi. «Uno dice di non volerlo essere, ma se lo fosse sarebbe meglio anche per lui; l’altro dice di volerlo essere perché si ritiene il migliore di tutti», l’analisi del professore…



Secondo Nicola Piepoli, sia Mario Draghi che Silvio Berlusconi hanno il 40% di probabilità di sostituire Sergio Mattarella. C’è dunque un 20% contendibile, secolo il sondaggi «puro caso», ovvero come scegliere un candidato tra 500 mila possibili: «Ognuno di loro ha una probabilità dello zero virgola».

NICOLA PIEPOLI: “COLLE, FRANCESCHINI POSSIBILE OUTSIDER”

Tra i possibili protagonisti dell’elezione del capo dello Stato c’è anche il presidente uscente, Sergio Mattarella, ma Nicola Piepoli non vede l’ipotesi probabile: «Per lui 7 anni sono sufficienti, sono un grande sacrificio. I latini dicevano “est modus in rebus”, c’è una misura nelle cose. Ecco, non può esserci pazzia». Tra i possibili outsider, il sondaggista ha citato Dario Franceschini, che ha il “difetto” di essere di sinistra, quindi è odiato dallo schieramento opposto. Nicola Piepoli, a proposito del possibile futuro governo, ha poi commentato le voci che accostano Luigi Di Maio alla poltrona di Palazzo Chigi: «Si tratta di un buon nome. Non lo conos.co, se non in maniera superficiale. Mi limito a interpretarne gesti e scelte: è cresciuto molto, non è più il Di Maio degli inizi»



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