Nicola Pietrangeli, grande tennista italiano, è stato ospite negli studi del programma di Rai Uno, Storie Italiane. “Quando parlano di ‘era moderna’ mi manda in bestia, anche quello era tennis, io non giocavo con la pallina da ping pong e le scarpe da calcio. Noi vestiti di bianco? Oggi qualcuno sembra che giochi in pigiama ma perchè ti danno un sacco di soldi”.
Angelo Binaghi presidente Federazione italiana tennis, ha preso la parola, parlando degli Internazionali di Roma ormai imminenti: “Mancano 10 giorni agli Internazionali, è tutto pronto, quest’anno Roma diventa più prestigiosa e ricca, dura due settimane, abbiamo già superato il record di spettatori dell’anno scorso, l’impegno sarà doppio”.
NICOLA PIETRANGELI: “FUMMO DEFINITI LA SQUADRA PIU’ ELEGANTE…”
Quindi Nicola Pietrangeli ha spiegato: “Volevo fare gli auguri a Vittorio Cecchi Gori, che compie 81 anni, io ne compirò 90″. Binaghi ha aggiunto: “Recenti studi dicono che il tennis allunga la vita”, e Pietrangeli ha commentato ironico: “Bhe allora ricomincio a giocare”. Sulla famosa Coppa Davis: “Mi diedero 150 dollari oggi ti danno 2,6 milioni di euro”. E ancora: “La nostra nazionale venne definita la squadra più elegante del mondo, alcuni non volevano mettere la giacca e io dissi loro che stavamo rappresentando l’Italia quindi bisognava avere un certo tipo di vestire”.
Di nuovo Binaghi: “Le forme e i materiali utilizzati per racchette e palle erano diverse, oggi è cambiata soprattutto la velocità e la preparazione atletica ha un ruolo molto più importante rispetto ad ora”. Il presidente della FIT ha svelato: “Io nasco come raccattapalle di Pietrangeli, avevo 8 anni”. Di nuovi sugli internazionali: “Sarà l’80esima edizione ma la prima con il nuovo formato con 96 giocatori, ci saranno Sinner, Sonego, Berettini se recupererà dall’infortunio, ci saranno i primi 100 tennisti e le prime 100 tenniste. L’Italia insieme a Stati Uniti e Francia è la nazione con più tennisti nei primi 200 in classifica”. Nicola Pietrangeli ha chiosato: “Oggi il tennis è uno sport popolare e c’è il piacere di andarci”.