Si è dimesso il primo ministro della Scozia nonché leader del partito indipendentista dell’Snp, Nicola Sturgeon. L’addio è stato comunicato attraverso apposita conferenza stampa in cui la stessa ha spiegato: “Il tempo di lasciare è ora, anche se molti nel Paese e nel partito pensano sia troppo presto”, ricordando “con orgoglio” di essere stata la prima donna a ricoprire questo incarico di prestigio in Scozia, oltre ad essere “la più longeva leader” della sua nazione. Sturgeon era infatti in carica da quasi 10 anni, precisamente dal 2014, quando subentrò ad Alex Salmond, altro storico leader indipendentista.
La decisione della premier scozzese uscente è giunta dopo la sconfitta nel referendum circa una possibile “scissione” della Scozia dal Regno Unito, il cui esito è stato differente rispetto a quanto auspicato dalla stessa Sturgeon. In ogni caso il Primo Ministro ha spiegato di essere semplicemente “stanca” delle “responsabilità politiche”. E ancora: “E’ stato un privilegio oltre misura”, ha detto riguardo al suo incarico, aggiungendo che rimarrà al suo posto fino a quando non verrà eletto un successore, senza però specificare eventuali tempi. Sturgeon, dopo 9 anni alla guida del governo scozzese, ha spiegato che il suo è “il miglior lavoro del mondo”, aggiungendo che è importante sapere “quasi istintivamente quando è il momento giusto per far posto a qualcun altro”.
NICOLA STURGEON SI DIMETTE: IL FALLITO TENTATIVO DI LASCIARE IL REGNO UNITO
Con il passo indietro della Sturgeon cambiano anche le dinamiche all’interno del partito Snp, già segnato di recente dalle dimissioni di Ian Blackford come capogruppo della formazione nel Parlamento britannico di Westminster.
Fatale per il primo ministro scozzese è stato il fallimento nella secessione dalla Gran Bretagna: la Premier aveva tentato di ottenere legalmente e costituzionalmente un voto popolare bis sull’indipendenza, ricorrendo fino alla Corte Suprema ma il ricorso è stato respinto alla luce del fatto che il governo centrale di Londra si è sempre rifiutato di concedere quanto richiesto. Qualsiasi tentativo della Scozia di staccarsi dal resto del Regno Unito sembrerebbe però ora definitivamente morto dal punto di vista politico e con esso anche la stessa Sturgeon.