La scorsa settimana l’Italia intera era con il fiato sospeso per la scomparsa di Nicola Tanturli, bambino di 21 mesi, poi fortunatamente trovato. Eppure le domande ancora aperte sono numerose e Chi l’ha visto ha deciso di tornare sul caso. In tanti hanno subito notato le sue scarpine pulite al momento del suo ritrovamento nonostante si sia allontanato per alcuni chilometri da casa. Il piccolo è stato ritrovato vivo dopo 38 ore da quando la madre l’aveva messo a letto. Il padre, senza tanti giri di parole aveva definito un “errore” il fatto di aver dato l’allarme solo 9 ore dopo essersi accorti della sparizione del figlio. “Sinceramente io conosco molto bene questa zona, ho cercato tutta la notte fiducioso. Verso le 2 abbiamo sentito un pianto, era il suo, ed abbiamo cercato ancora più motivati e poi c’erano delle persone vicine che ci hanno supportato aiutandoci a trovarlo”, ha aggiunto il genitore.
Ai microfoni del programma, l’uomo ha detto una cosa importante: suo figlio non è solito allontanarsi più di 10 metri dalla sua casa. “E’ legittimo chiedersi se sia stato portato nel bosco da qualcuno?”, si domanda l’inviato della trasmissione di Rai3, eppure sembrerebbe impossibile.
NICOLA TANTURLI, I DUBBI SULLA SCOMPARSA DEL BIMBO
Tra le ipotesi fatte è che il piccolo Nicola Tanturli abbia preso la mulattiera che poi si addentra nel bosco dove però non mancano gli ostacoli. E’ possibile che un bimbo della sua età sia passato da lì senza riportare graffi significanti? “E’ davvero un mistero”, dice l’inviato di Chi l’ha visto”. A parlare ai microfoni del programma di Rai3 è stato anche il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Philip Moschetti: “I bambini hanno questa forza, un bambino per due ore cammina. Stava benissimo. I graffi? Anche i soccorritori avevano gli stessi graffi? Scarpe pulite? Perché col secco il bosco è asciutto”, dice, rispondendo ai dubbi dell’inviato che ha insistito sottolineando come fosse forse troppo incolume per aver passato due notti nel bosco all’aperto. “Secondo me il bambino è ricorso ad una serie di istinti e la notte non si è mosso”, ha aggiunto il sindaco. Tuttavia il primo cittadino ha ammesso anche di non poter escludere che qualcuno possa aver portato il piccolo in quel posto: “Non faccio il carabiniere quindi non è una mia ipotesi ma posso dire che qui difficilmente qualcuno fa qualcosa senza essere visto e poi le persone erano già in allarme”, ha replicato il sindaco. Per questo ha ritenuto l’ipotesi sollevata “improbabile dato l’ambiente, io lo escluderei ma non è una mia materia”. In corso c’è ancora un’indagine dei carabinieri.