Il nome di Nicola Trussardi è strettamente connesso al mondo della moda e dell’imprenditoria italiana, nonché all’eleganza ma al tempo stesso anche ad un drammatico evento, quello relativo alla sua morte prematura avvenuta il 13 aprile 1999, all’età di appena 57 anni. Oggi il figlio Tomaso (terzo di quattro fratelli e secondo marito di Michelle Hunziker) sarà ospite di Verissimo e molto probabilmente ricorderà i momenti drammatici legati proprio alla scomparsa del padre quando rimase coinvolto in un violento schianto mentre si trovava a bordo della sua Mercedes-Benz che purtroppo non gli lasciò scampo. Le cronache di quella tremenda giornata riportarono che fu necessario addirittura l’uso della fiamma ossidrica per dipanare le lamiere della vettura sulla quale viaggiava ma questo non bastò a salvargli la vita. Nicola finì in coma a causa della gravità dello schianto ma proprio mentre la famiglia cercava con urgenza di raggiungerlo non ce la fece, lasciando così un vuoto incolmabile. Il primo a ricevere la notizia del terribile incidente fu proprio il figlio Tomaso, il quale ha ricordato quei concitati momenti in una intervista rilasciata nel febbraio dello scorso anno al quotidiano Corriere della Sera: “Mi ero già svegliato alle due di notte: ero preoccupato perché non era ancora rientrato. Un’ora più tardi il primo a essere stato chiamato sono stato io, perché hanno composto l’ultimo numero comparso sul cellulare”. Lo schianto era avvenuto sulla tangenziale est di Milano.



NICOLA TRUSSARDI, PADRE DI TOMASO: LA FOTO RICORDO

Sono trascorsi 21 anni dalla morte di Nicola Trussardi, ma il figlio Tomaso con orgoglio commenta: “oggi sarebbe contento di vedere la sua legacy continuare nel rispetto dei valori da lui creati”. Una foto di Nicola e Tomaso era stata condivisa dal marito di Michelle Hunziker nei giorni duri della quarantena trascorsi dall’imprenditore a Bergamo, città di origine nonché tra le più colpite dalla pandemia, lì proprio dove il padre Nicola aveva assunto la direzione dell’azienda di famiglia nel 1970 trasformandola da piccolo laboratorio a vero e proprio brand internazionale, simbolo dell’eleganza nostrana. Il tempo trascorso in casa portò Tomaso a sfogliare probabilmente i vecchi album di famiglia dai quali rispolverò una foto emblematica che lo immortala da bambino proprio insieme a papà Nicola, uomo dal grande fascino mentre tiene tra le mani quattro cuccioli di levriero, cane poi divenuto il simbolo della Maison nonché uno dei regali che Michelle ha voluto di recente fare al marito che sotto il post della foto in oggetto aveva scritto in inglese: “Una lunga storia italiana…”.

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