Nicola Zingaretti assunto dal Pd per fare… il candidato? Questa è la realtà che emergerebbe a seguito di un lavoro di approfondimento giornalistico effettuato dal quotidiano “La Verità”, che proprio sulle sue colonne pubblica quest’oggi, venerdì 30 luglio 2021, un servizio nel quale svela che nel gennaio 2013 all’ex segretario del Partito democratico fu erogato uno stipendio di 8.746 euro lordi. In quel periodo, il politico era tornato a ricoprire le visti di dirigente-dipendente nel periodo intercorso fra le dimissioni da presidente della Provincia di Roma a fine 2012 e l’elezione a governatore regionale del Lazio nel febbraio 2013.
Come rivela la testata giornalistica, mediante il proprio portavoce Zingaretti ha confermato tale versione dei fatti; originariamente era impiegato del Pds dal 1993, poi era stato assunto a tempo indeterminato come dirigente dal nascente Pd laziale a 8mila euro lordi al mese, giusto poco tempo prima di essere eletto presidente della Provincia di Roma. Di fatto, sottolinea “La Verità”, “come lavoratore dipendente in aspettativa non retribuita la Provincia ha pagato i suoi oneri previdenziali e accessori al posto del datore di lavoro, il partito, per 181.525 euro. Dal 2013, poiché sempre dirigente in aspettativa, da governatore del Lazio, riconfermato nel 2018, ha i contributi figurativi dell’Inps”.
NICOLA ZINGARETTI, ASSUNTO DAL PD PER FARE… IL CANDIDATO?
Un fatto, questo, denunciato dal leader radicale Marco Giacinto Pannella con l’avvocato Giuseppe Rossodivita: i due hanno chiesto alla Procura di Roma di effettuare una verifica, poiché Zingaretti e il partito “sapevano benissimo che il contratto da dirigente a tempo indeterminato – è la loro accusa – non sarebbe stato onorato perché di lì a poco l’assunto si sarebbe messo in aspettativa. Per caso, non è un raggiro per far pagare alla Provincia e ai cittadini gli oneri previdenziali?”.
Una tesi, evidenzia “La Verità”, non condivisa dal pubblico ministero, che ha chiesto l’archiviazione del caso in virtù del fatto che il rapporto di lavoro tra il Pd e Zingaretti non sarebbe fittizio, ma reale, dal momento che, attraverso la campagna elettorale ha svolto un indubbio ruolo di direzione all’interno del Pd Lazio, ossia “la mansione per cui era stato assunto, peraltro con indubbio successo, visto che è stato eletto”. Pannella e Rossodivita, nell’opposizione all’archiviazione, poi avvenuta, hanno sottolineato: “È la prima volta che qualcuno viene assunto per fare il candidato a presidente alla Provincia di Roma…”.