Sanità in crisi nella Regione Lazio per il Coronavirus. A denunciare un caso a dir poco incredibile è Franco Bechis sulle colonne de Il Tempo. Pare che a Roma si siano “persi” il virus. Al Nomentana Hospital di Roma ci sarebbero malati di Coronavirus nella stanza di chi non era ancora contagiato. Un pasticcio della sanità della Regione Lazio, descritta ormai allo sbando. Nel passaggio dalla casa di riposo Maria Immacolata di Nerola di 49 anziani, sono state smarrite le loro cartelle cliniche, quindi anche le informazioni sulla positività dei singoli. La denuncia è partita dal sindaco del piccolo Comune, Sabrina Granieri. Al Giovanni XXIII di Roma, invece, il figlio di un ricoverato malato si è sentito dire che il padre era stato trasferito al Covid 2 della Columbus, invece era morto la notte prima nella casa di cura. Mentre i numeri dei contagi nel Lazio crescono insieme a quelli dei morti, si fanno pochissimi tamponi, a differenza di quanto accade nelle altre regioni. Franco Bechis ha poi rivolto un attacco diretto al governatore Nicola Zingaretti. Parlando dell’importanza del fattore tempo, ha chiesto «almeno la stessa rapidità con cui la giunta Regionale laziale sforna a firma di Nicola Zingaretti anche in queste ore nomine e promozioni di stipendio nei propri staff».
NICOLA ZINGARETTI SOTTO ATTACCO “CORONAVIRUS FARÀ STRAGE”
La Regione Lazio deve difendersi intanto anche dagli attacchi dell’Ordine dei Medici. L’accusa è di non aver cominciato ancora con i tamponi agli operatori sanitari. Quindi viene lanciato l’allarme: «Se gli ospedali diventano come le case di riposo, sarà una strage». A Roma in particolare e nel Lazio più in generale i casi di Coronavirus aumentano, così come i medici contagiati. In tutta la Regione sono 108, di cui 94 nella Capitale. Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma attacca il governatore Nicola Zingaretti: «La situazione si fa ogni giorno sempre più grave e nessuno fa niente per arginarla». Nell’intervista ai microfoni di Affaritaliani smentisce quanto promesso dalla Regione: «Non è stato fatto ancora niente. Non sappiamo più come dirlo, abbiamo bisogno urgente che vengano fatti i tamponi». L’appello diventa quindi un grido di aiuto: «Se non vengono tutelati i medici sarà una strage. Nessuno ci pensa ma questi medici trovati positivi hanno passato la loro incubazione nei reparti e potrebbero aver infettato il mondo».