«Ci vogliono delle regole, il problema non sono le regole ma il virus: bisogna avere atteggiamenti responsabili, ma insieme ce la faremo»: così Nicola Zingaretti ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Il governatore del Lazio e segretario del Partito Democratico ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus in Italia ed ha spiegato che un punto di svolta risale alla metà di agosto: «C’era un numero impressionante di positivi asintomatici, abbiamo capito che occorreva moltiplicare le reti di test e mi scuso per le file del drive-in. Ma grazie a quei 66 drive-in abbiamo iniziato a togliere gli asintomatici, che in altri casi hanno fatto esplodere il virus. In questa seconda ondata era importante andare a caccia dei positivi asintomatici, che hanno infettato persone che reagiscono al virus in maniera più grave».



NICOLA ZINGARETTI: “C’É STATA RETORICA DI VIRUS SCOMPARSO”

Nicola Zingaretti si è poi soffermato sulla possibilità di far fare i test per il Covid anche ai medici di base: «Il fatto che ci sia la possibilità di far fare il tampone ai medici di base è una grande conquista ma bisogna fare in modo che non ci sia un assembramento. Non possiamo eliminare questa possibilità per il pericolo del contagio in studio, dobbiamo trovare una soluzione». Una battuta sulla Campania, a partire da oggi zona rossa insieme alla Toscana: «De Luca nei mesi scorsi un merito lo ha avuto, quello di lanciare allarmi. Fino a 20 giorni fa c’era una narrazione sbagliata da parte di altri che non c’era un pericolo del virus. Sono stato insultato per aver vietato il pubblico agli Internazionali di tennis. Purtroppo c’è stata una retorica che il virus era scomparso, ma il virus era stato fermato grazie al lockdown. Dobbiamo mantenere alta la vigilanza con misure che ci permettono di vivere».



NICOLA ZINGARETTI: “DOBBIAMO STARE UNITI”

Importanti novità sono giunte negli ultimi giorni per quanto riguarda il vaccino Covid, ecco il giudizio di Nicola Zingaretti: «La sperimentazione va avanti, fino a quando non ci saranno certezza dobbiamo ragionare affinchè la società nelle forme possibili vada avanti. E dobbiamo vedere quale sarà il vaccino migliore, perché c’è anche un tema di efficacia, sicurezza e metodologia. Noi dobbiamo metterci in testa che ci sono mesi nei quali dovremo convivere con questa situazione, dobbiamo abbassare il numero di contatti e di frequentazioni. È complesso, ma è da bugiardi illudere le persone che questo problema non ci sia». Nicola Zingaretti ha poi messo in risalto: «Siamo più stanchi, più stressati, anche impauriti. È un paese drammaticamente stressato, ma in discussione c’è la risposta: la risposta deve essere quella di unirci, di combattere, di non mollare, di investire nella ricerca, di pensare alle persone che hanno bisogno. É un paese ferito e che fatica, ma è il momento di tornare a unirci per uscire da questa situazione. Se allo scoramento coincide la follia di dire “dobbiamo sovvertire le regole, usciamo tutti”, è un suicidio».

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