Dopo aver parlato della situazione del Governo e del momento del Pd, Nicola Zingaretti ai microfoni del Corriere della Sera ha parlato del referendum per il taglio dei parlamentari: «Avvicinerebbe il voto? Le elezioni ci saranno se dovessimo valutare che l’esecutivo ha esaurito la sua funzione e non serve più all’Italia. Il Pd non intende stare al potere per il semplice gusto di esercitarlo. In ogni caso, la vicenda del referendum sul taglio dei parlamentari non influisce sulla data del voto». Il segretario dem si è poi soffermato sulla riforma della legge elettorale: «Semplice: siamo partiti dalla nostra posizione per un maggioritario a doppio turno ma le riforme si fanno con i voti e ora occorre trovare una sintesi. Un maggioritario troppo squilibrato, nell’attuale atipico bipolarismo italiano, può portare ad una soverchiante e sproporzionata vittoria della destra sovranista. Un proporzionale puro, al contrario, sarebbe la semplice fotografia della frammentazione attuale». Il governatore del Lazio ha poi aggiunto: «Tra queste due opzioni vi è il terreno di un confronto di tutta la maggioranza e, poi, anche con l’opposizione. Stiamo parlando di sistemi proporzionali non puri che comunque garantiscono la massima semplificazione del quadro politico e conservano un’ambizione al bipolarismo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



NICOLA ZINGARETTI: “CADUTA DEL GOVERNO? ELEZIONI INEVITABILI”

Il presidente della regione Lazio nonchè segretario generale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha fatto chiaramente capire che qualora non ci fossero più le condizioni per andare avanti, si dovrà tornare al voto: “Dopo la caduta di questo governo – le sue parole rilasciate ai microfoni del Corriere della Sera stamane – che abbiamo fatto bene a far nascere, sarebbero inevitabili le elezioni”. Il numero uno dei Dem si dice comunque convinto che “ci siano le condizioni per andare avanti, ma ci vuole una comune volontà politica”. Elogi nei confronti del presidente del consiglio Giuseppe Conte, con cui lo stesso Zingaretti sembra avere un particolare feeling, visto che in questi ultimi mesi non si è mai espresso in maniera contraria al Premier: “si è dimostrato un buon capo di governo – dice ancora – Non va tirato per la giacchetta, anche se è un punto di riferimento di tutte le forze progressiste”. Domanda d’obbligo anche su Italia Viva, composta dagli ex amici di Matteo Renzi e i suoi seguaci.



NICOLA ZINGARETTI SU ITALIA VIVA E IL FUTURO DEL GOVERNO

Secondo Zingaretti, IV deve ancora mettere a fuoco cosa vuole fare: “deve decidere se stare dentro la prospettiva del campo progressista – ha spiegato – il futuro, tuttavia, sarà determinato dalle scelte che ognuno compirà nei prossimi mesi”. Un applauso all’esecutivo giallorosso, che nel giro di breve tempo, spiega Zingaretti, ha già ottenuto importanti risultati, evitando l’aumento delle tasse: “Finora abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti e la prima missione è compiuta: evitato l’aumento delle tasse e la bancarotta. Abbiamo inoltre avviato l`approvazione di una buona Manovra e garantito più giustizia e investimenti in settori strategici, pur nelle difficili condizioni date. Ora occorre definire meglio le priorità , un piano di azione concordato e di più ampio respiro”. Ora la priorità è riaccendere l’economia, ma anche concentrarsi sullo sviluppo ecosostenibile, sulla rivoluzione digitale, e “investire nella scuola e nella conoscenza, accelerare sugli investimenti semplificando l`Italia, impostare e lanciare nuove strategie di politica industriale, mettere cioe’ al centro l`impegno per il lavoro e la giustizia sociale e ambientale”. Il mese cruciale sarà il prossimo, come indicato da Conte: “Il Pd ci arriverà preparato – conclude Zingaretti – e con le idee chiare, forse l’anima che tanto cerchiamo è mettere finalmente al centro il futuro di nuova generazione, che coincide con il futuro dell`Italia”.

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