Nicola Zingaretti senza peli sulla lingua. Il segretario del Partito Democratico ha rilasciato alcuni commenti scottanti nel corso del suo discorso a Morgantina – Enna – per la proclamazione del segretario generale siciliano, Anthony Barbagallo. Il governatore del Lazio si è preso una rivincita contro tutti quelli che davano il partito per spacciato, evidenziando che oggi «il Pd corre per essere il primo partito italiano, baricentro fondamentale del Governo di questo Paese e che si sta riorganizzando, come qui in Sicilia, per essere la forza garante dello sviluppo».



E Nicola Zingaretti ha colto l’occasione per tornare sulle scissioni vissute negli ultimi anni, fino a quella più recente targata Matteo Renzi: «Il Partito Democratico negli ultimi anni è stato messo in discussione non solo dalle destre, i nostri avversari, ma ha subito diverse scissioni». E, sul punto, ha evidenziato che alcune di queste scissioni «avevano come unico obiettivo quello di distruggere il Pd, ma oggi possiamo dire che abbiamo vinto noi e hanno perso loro». Nessun nome, ovviamente, ma è facile intendere che nel suo mirino sia finito proprio il leader di Italia Viva.



Nicola Zingaretti si è poi soffermato sul Consiglio Ue in corso sul Recovery Fund e il segretario del Partito Democratico ha elogiato il premier Giuseppe Conte: «Mi sembra che il presidente del Consiglio ed i ministri che sono presenti stiano rappresentando il Paese nel modo migliore». Poi sul progetto dem: «Le nostre priorità sono chiare: lavoro, lavoro e lavoro. Ciò significa innovazione del sistema produttivo ed un rapporto con l’Unione Europea che ci permetta di farlo e, insieme al lavoro, un nuovo modello di sviluppo».

Leggi anche

ABBRACCIO RENZI-SCHLEIN/ Il Pd gli apre la porta perché un terzopolista torna (sempre) buono