Dall’emergenza Covid al futuro del Pd, Nicola Zingaretti a tutto tondo ai microfoni di Di Martedì. Il governatore del Lazio ha analizzato così la situazione epidemiologica: «Noi stiamo provando ad anticipare il Covid, l’Italia è tra i Paese che ha affrontato meglio la tragedia del Covid, anticipandolo. Oggi su 9 italiani su 10 sono vaccinati e le regole hanno rallentato la curva, ma prima di fare salire le morti dobbiamo prendere altri provvedimenti: sicuramente cinque mesi per la terza dose, abbassare la durata del green pass e aprire il più possibile alle vaccinazioni».



Nicola Zingaretti non ha fatto ricorso a mezzi termini per parlare dei no vax: «Sicuramente alcuni provvedimenti saranno indispensabili e andranno presi. Nei no vax c’è di tutto: c’è chi ha paura, chi è ignorante, chi è ideologicamente contro e c’è chi è da Tso, casi psichiatrici di persone che rifiutano il rapporto con lo Stato. Noi dobbiamo avere un approccio di persuasione e di offerta di opportunità, ma loro sono dei privilegiati: loro possono non vaccinarsi solo grazie al fatto che ci siamo vaccinati noi».



NICOLA ZINGARETTI ATTACCA RENZI

Nel corso del suo intervento su La7, Nicola Zingaretti ha anche parlato di Matteo Renzi e dello scontro a distanza con Giuseppe Conte: «Io ho un ottimo rapporto con Conte, difendo la storia di questi anni, ma Conte ha fatto il premier la seconda volta perché lo ha voluto tenacemente Renzi, anche quando il Pd aveva posto un tema di discontinuità necessaria. Da quel giorno in poi Renzi continua a picconare il Pd perché vuole distruggerlo e diventare il capo di un grande movimento riformista. Obiettivo fallito miseramente: questa Leopolda mi è sembrata una Leopolda del rancore e dell’egoismo».

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