L’identità di un uomo di nome “Goni” è il mistero portante nel giallo di Nicolas Del Rio, il corriere 40enne di origine argentina scomparso sul monte Amiata il 22 maggio scorso durante un viaggio per la consegna di un carico di borse di lusso del valore complessivo di circa 500mila euro. Merce di grande valore che è sparita come lui, rubata, secondo gli inquirenti, da una banda non nuova a colpi del genere di cui farebbero parte i due soggetti arrestati nelle scorse ore, un albanese di 33 anni e un turco 42enne. Il furgone che Nicolas Del Rio guidava quel giorno è stato trovato bruciato vicino a Roccalbegna, centro della Maremma. Poco distanti, le scatole vuote rinvenute da un inviato di Chi l’ha visto?, ma del corriere nessuna traccia.
Tale Goni è il misterioso uomo che avrebbe fermato Nicolas Del Rio durante il tragitto chiedendogli aiuto per un presunto guasto al suo mezzo. Cosa c’entra con la sparizione del corriere? Secondo gli inquirenti, questa figura sarebbe di rilevanza pregnante nell’architettura del caso: chi indaga, infatti, sarebbe convinto che si tratti proprio del cittadino albanese recentemente arrestato, il cui nome presenta un’assonanza con quello indicato dal 40enne scomparso nella sua ultima telefonata al datore di lavoro: Klodian Gjoni. Quest’ultimo si era fatto intervistare dal programma pochi giorni prima del fermo, e che davanti alle telecamere ha dichiarato di essere estraneo alla vicenda. I Carabinieri lo hanno fermato mentre si trovava a Ciampino pronto a prendere un volo per Tirana, e ora è in carcere. Stando alle indagini, potrebbe trattarsi dello stesso soggetto che con una scusa avrebbe fermato Nicolas Del Rio, facendo da esca per mettere a segno il colpo. Insieme all’altro fermato, risulta indagato per le ipotesi di rapina e danneggiamento a seguito di incendio.
Nel corso della sua intervista al format di Federica Sciarelli, Gjoni ha dichiarato di essere innocente e di non avere alcun interesse a commettere un altro reato dal momento che si trova già a processo per un altro fatto: il furto di alcune borse in una pelletteria. Ma gli investigatori ritengono di avere elementi robusti a suo carico, a partire da alcune strane conversazioni successive alla sparizione di Nicolas Del Rio e oggetto di intercettazione da parte delle autorità.
L’ultima telefonata di Nicolas Del Rio al suo datore di lavoro: “C’è un ragazzo che si chiama Goni…”
Il 22 maggio scorso, alle 16:56 Nicolas Delrio ha telefonato al datore di lavoro per informarlo di essere stato fermato da un ragazzo di nome Goni perché in difficoltà con un furgone con cui avrebbe dovuto consegnare 4 scatole a una pelletteria della zona.
Su quell’ultima chiamata, il titolare di Nicolas Del Rio ha riferito quanto segue a Chi l’ha visto?: “Nicolas mi ha detto che c’era un ragazzo che voleva parlare con me, me lo ha passato al telefono e si è presentato come Goni. Voleva sapere se poteva salire a bordo del furgone del mio operaio per farsi accompagnare a consegnare queste 4 scatole. Lì mi è venuto il dubbio perché la pelletteria di cui parlava è chiusa da un anno e mezzo. Ho telefonato al presunto destinatario che è un mio conoscente da tanti anni e mi ha confermato che l’attività era chiusa e che non era vero che aspettasse una consegna. Subito ho telefonato al mio operaio, ma al telefono non ha risposto più. Telefono spento o non prendeva“.
Nicolas Del Rio, le intercettazioni di Gjoni e dei genitori dell’indagato in macchina
Secondo quanto ricostruito dal programma di Rai 3, gli inquirenti sarebbero arrivati a Gjoni anche attraverso alcune intercettazioni ambientali di notevole interesse investigativo. Elementi acquisiti dalle autorità dopo la scomparsa di Nicolas Del Rio e del carico che trasportava sull’Amiata, ormai un mese fa, che riguarderebbero non solo l’indagato ma anche i suoi genitori, i cui discorsi, non è chiaro se riferiti alla refurtiva, sono stati captati all’interno dell’auto sulla quale gli investigatori avevano posto delle microspie.
In una delle conversazioni intercettate, l’albanese si sarebbe interrogato sulla quantità esatta di borse parlando con un interlocutore straniero e gli avrebbe riferito della presenza della Rai (in quelle ore, la troupe di Chi l’ha visto? sul posto). La madre, in macchina con suo padre, avrebbe pronunciato queste frasi: “Aveva detto alla sorella che hanno paura ad andare a prenderle perché non pensavano che la situazione si sarebbe prolungata così tanto, anche nella televisione. Però che pensavi tu, ho detto io, che prendere e rubare due sia a Castel del Piano sia là non sarebbe stata una cosa grande? Le borse si devono levare da là. Siccome noi gli abbiamo detto di toglierle da là perché ci va di mezzo tuo padre, lui le ha tolte, ma dove le ha messe dice non…“.