Arrivate le sentenze del processo di secondo grado relativo alla “Rimborsopoli” di Regione Lombardia: Nicole Minetti ha patteggiato 1 anno e 1 mese in continuazione con i 2 anni e 10 mesi inflitti per il processo Ruby Bis. Ricordiamo che l’ex consigliera regionale era finita al centro dell’indagine legate alle “spese pazze” al Pirellone con l’accusa di peculato, come per gli altri imputati.
Nicole Minetti non è l’unico volto di spicco coinvolto nel processo. Come riportato dai colleghi del Corriere della Sera, la Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a 2 anni e mezzo per Renzo Bossi, figlio di Umberto e ribattezzato “il Trota”. Revocata, invece, la confisca disposta in primo grado.
RIMBORSOPOLI, IL PATTEGGIAMENTO DI NICOLE MINETTI
Oltre ai già citati Nicole Minetti e Renzo Bossi, il processo “Rimborsopoli” ha portato condanne al capogruppo della Lega in Senato Massimiliano Romeo e all’eurodeputato del Carroccio Angelo Ciocca, rispettivamente 1 anno e 8 mesi e 1 anno e mezzo. Ricordiamo che i fatti chiamati in causa nel processo risalgono al periodo che va dal 2008 al 2012: un totale di 3 milioni di euro rimborsati da Regione Lombardia per cene, banchetti di nozze, cocktail, feste e persino “Gratta e vinci”. Il Corriere della Sera ricorda che Nicole Minetti aveva ricevuto un rimborso per la spesa effettuata per il libro “Mignottocrazia”, costo di 16 euro.