Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko: un amore trasversale tra danza e sfera privata

Se è vero che l’amore unisce, allora la condivisione delle passioni reciproche è senza dubbio un collante aggiuntivo. Lo dimostrano Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko; entrambi étoile e legati da un sentimento puro. Delle loro quotidianità al netto degli impegni con la danza hanno parlato al settimanale Chi, mettendo in evidenza la bellezza del loro rapporto. “Spesso siamo in teatro nello stesso giorno” – ha spiegato Andrijashenko – “Ma facciamo cose diverse; quando poi balliamo insieme non parlare di lavoro è di aiuto. Una frase infelice può diventare un problema”. Nicoletta Manni ha invece spiegato: “Abbiamo imparato a gestire le situazioni difficili; di contro, la fiducia e la complicità sono essenziali quando siamo in scena”.



Nel prosieguo dell’intervista rilasciata al settimanale, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko hanno parlato anche della possibilità di allargare un figlio. “Se pensiamo ad un figlio? Un passo alla volta, per questo 2023 le sorprese sono finite” – ha spiegato la ballerina, seguita dal ballerino – “Mi lasci dire ancora che Nicoletta è più di come appare; è una grande artista ma anche una meravigliosa donna di case e una moglie stupenda. Poterla amare è un dono”. La ballerina ha poi raccontato dei suoi primi passi di danza all’età di 3 anni: “Ballare è stato a lungo un gioco; non avevo idea dell’impegno che mi attendeva. Noi ballerini cominciamo da piccoli, senza sospettare i sacrifici che ci attendono”. Suo marito ha invece raccontato: “Il ballo è stato per me una punizione; andavo male a scuola e non riuscivo a stare fermo… Mio padre era innamorato del balletto, mi ha iscritto all’accademia perchè imparassi la disciplina. Mi ci è voluto un po’ per capire che il mio posto era sul palcoscenico”.



Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko: la bellezza di un sogno condiviso con il pubblico

Sempre al settimanale Chi, Nicoletta Manni ha argomentato a proposito del libro La gioia di danzare, sottolineando come non si tratti di una vera e propria autobiografia. “Parlo soprattutto delle eroine di alcuni miei balletti e di come la mia interpretazione è cambiata nel tempo grazie anche agli insegnamenti di stelle come Carla Fracci e Alessandra Ferri…”. Nel suo lavoro editoriale, la ballerina ha menzionato il concetto di dolore, definendolo prezioso: “Dà l’allarme se lo sforzo eccessivo ha provocato un problema. Per esempio una microfrattura che potrebbe peggiorare se non viene subito curata”.



Verso il finire dell’intervista rilasciata al settimanale Chi, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko hanno argomentato a proposito della bellezza di danzare per regalare un sogno al pubblico. “Il sogno è anche nostro” – spiega la ballerina – “Siamo i primi a provare le emozioni che regaliamo”. L’etoile ha poi aggiunto: “La gioia del pubblico ricompensa il nostro lavoro e quello dei molti collaboratori”.