Nicolò Pirlo, figlio dell’ex centrocampista Andrea, ha utilizzato il proprio profilo Instagram per scrivere un messaggio a cuore aperto rivolto al mondo del calcio, che tanto ha regalato a suo padre e che il giovane vorrebbe diventasse anche il suo futuro. Un cognome ingombrante, quello di Nicolò, che spesso è stato paragonato al papà, grande ex regista che in carriera ha vestito gloriose maglie come quelle di Inter, Milan e Juventus. Un peso, dunque, per un aspirante calciatore, che spesso è stato visto solamente come “il figlio di” e troppe poche volte considerato come ciò che realmente è.
Nel video, Nicolò Pirlo si racconta senza filtri e si rivolge proprio a suo padre: “Ho amato il calcio da quando ho memoria, scorre nelle mie vene, nel DNA. Oltre a essere il lavoro di papà, per me è una grande passione: è lo sport che amo e vivo ogni giorno. Certo, vivere con te non è sempre stato facile: la gente vede me e pensa subito a te. E a volte, avere il tuo cognome è pesante, perché la prima cosa che la gente mi chiede è se sono tuo figlio. Nessuno ha creduto in me, hanno creduto che io fossi te. Ma la verità è che io mi considero per quello che valgo. Ho fiducia in me stesso, sono pronto a scrivere la mia storia”.
NICOLÒ PIRLO: LA PRIMA APPARIZIONE SUL CAMPO DA CALCIO CON PAPÀ ANDREA
La prima apparizione pubblica su un campo da calcio, per Nicolò Pirlo, è avvenuta proprio al fianco di papà Andrea.
Era il maggio 2018 e ‘Mozart’ era pronto a dare l’addio al calcio giocato, per intraprendere una nuova carriera – cominciata qualche anno dopo – da allenatore. A San Siro, con gli spalti pieni di gente, il regista ha abbandonato il campo cedendo il posto sul rettangolo verde proprio a Nicolò, allora 15enne. Tanti gli applausi e tanta anche l’emozione per quel figlio d’arte che si apprestava a prendere il posto di suo padre, che in carriera ha collezionato trofei prestigiosi – tra cui Champions e scudetti – con le maglie dei club ma anche con quella della Nazionale, con il Mondiale del 2006 in bacheca.
Un peso importante, dunque, quello che Nicolò Pirlo è costretto a portare, sopportando i continui paragoni con quel padre che tanto ha dato alla storia del calcio italiano.
“Nessuno ha creduto in me, hanno creduto che io fossi te”, dice nella lettera il 18enne. Un ostacolo non da poco, che però Nicolò sembra pronto finalmente a superare: la sua storia sta per cominciare e, come fa sapere, è pronto a scriverla.