Dramma a Messina: questa mattina, dopo aver picchiato la moglie con una spranga, l’80enne Giuseppe Bucalo ha sparato alla titolare della tabaccheria Sabato di viale San Martino per poi togliersi la vita. Il motivo di questo gesto? La donna si era rifiutata di vendergli – come da disposizione a causa dell’emergenza coronavirus – i gratta&vinci e di giocare al Lotto. Come riportano i colleghi di messinatoday.it, il dramma si è consumato attorno alle ore 10.30, ma prima era andata in scena una violenza domestica: dopo una violenta lite, Bucalo avrebbe colpito più volte la moglie con una spranga, per poi uscire di casa armato di pistola. La donna, soccorsa dai vigili del fuoco, è stata trasportata al Policlinico con un trauma cranico, ma le sue condizioni non sono gravi.



MESSINA, SPARA A TABACCAIA E SI TOGLIE LA VITA: MORTO GIUSEPPE BUCALO

Agi spiega che Giuseppe Bucalo si è presentato alla tabaccheria di viale San Martino in stato confusionale ed è andato in escandescenza di fronte al no della titolare dell’esercizio: a quel punto ha tirato fuori l’arma da fuoco e, dopo aver ferito la donna, si è tolto la vita all’interno del locale. Gli accertamenti sono condotti dalla Squadra mobile di Messina: secondo le prime ricostruzioni, l’80enne è incensurato. La titolare della tabaccheria è stata trasportata al Policlinico e sono attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sulle sue condizioni di salute. Messina Today mette in risalto che l’uomo non avrebbe avuto in passato alcun dissidio con i proprietari della tabaccheria ed era noto per aver gestito una bottega di alimentari nella vicina via Siracusa. Attese novità a stretto giro di posta…

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