Un Natale forzatamente alternativo? E allora che sia davvero diverso dagli altri stante la complicata situazione dovuta all’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Dev’essere quello che hanno pensato due sindaci italiani che, di fronte al fatto che le festività 2020 saranno giocoforza inedite a causa delle limitazioni agli spostamenti e non solo, hanno deciso di investire i fondi previsti per abbellire le loro città con luminare e addobbi in buoni spesa da destinare invece alle famiglie più bisognose. La lodevole iniziativa è stata lanciata da Toni Matarrelli e Antonello Denuzzo, i primi cittadini di due centri del Brindisino (rispettivamente Mesagne e Francavilla Fontana), e nelle ultime ore sta avendo molto risalto sui social network e potrebbe spingere presto molti loro omologhi in tutta la penisola a farla propria a quasi un mese dalla Vigilia. Dunque, se il Natale resta comunque un’istituzione e in qualche modo ognuno di noi lo celebrerà rispettandone lo spirito, magari si può fare a meno o comunque ridurre le tradizionali luminarie preferendo invece dare ossigeno all’economia locale e a quei nuclei famigliari che non ce la fanno a portare in tavola un pasto caldo o a comprare i regali per i più piccoli. Insomma, dare vita a una sorta di circolo virtuoso pur nel rispetto delle norme anti-Covid e della sobrietà che il momento di difficoltà impone.



SOLDI PER I BUONI SPESA ANZICHE’ PER LE LUMINARIE DI NATALE: L’IDEA DI 2 SINDACI

Complessivamente i sindaci di Mesagne e Francavilla Fontana hanno stanziato fondi per circa 72mila euro, destinati in altri periodi ad abbellire il centro storico e le strade dei due centri pugliesi. E quindi pazienza se le vie dei due comuni saranno un po’ meno luminose dato che, simbolicamente, quella luce di speranza che dovrebbe essere uguale per tutti a Natale arriverà a quelle famiglie in difficoltà. Come spiegato da Matarrelli e Denuzzo, il denaro sarà gestito direttamente dai servizi sociali, che svolgono un servizio di prossimità sul territorio e conoscono meglio il tessuto sociale, che poi lo erogheranno sotto forma di bonus spesa con le risorse stanziate dal Governo. “La pandemia ha aggravato la condizione economica di molti nuclei e delle persone sole” ha spiegato Matarrelli ricordando che i bonus potranno essere spesi in attività di ristorazione, locali e negozi di alimentari, ma anche per l’acquisto di vestiti, giocattoli e tutto quanto può servire a rendere più lieto il Natale degli ‘ultimi’. “Cercheremo di assistere una platea più ampia, considerando anche tutti coloro che hanno subito conseguenze per la pandemia e hanno dovuto abbassare le saracinesche” gli ha fatto eco Denuzzo, anche se (come spiega “Il Fatto Quotidiano” in un articolo dedicato all’iniziativa) una piccola parte dei fondi servirà per dare vita a installazioni e svolgere lavori che migliorino in modo permanente i servizi di illuminazione cittadina.



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