Milano si è messa di traverso all’utilizzo smodato di cellulare, smartphone e telefonini da parte dei bambini, e nella giornata di ieri, presso la Digital Week, ha presentato una sorta di vademecum con l’obiettivo il benessere dei più piccoli, nonché la loro sicurezza nel mondo digitale.
Lo riporta il Corriere della Sera sottolineando come si tratti di un caso unico, visto che è la prima volta in Italia che una città decide appunto di occuparsi in maniera concreta dei nostri bambini e pre-adolescenti per quanto riguarda la loro vita online e la loro educazione digitale. Questo “report” verrà a breve comunicato a tutte le famiglie con bimbi piccoli a carico, veicolato attraverso le scuole, e sullo stesso si leggono otto raccomandazioni che sono emerse a seguito di un lavoro da parte di esperti di vari campi che è durato per ben due anni.
MILANO VS SMARTPHONE, IL VADEMECUM: “ASCOLTATI 15MILA RAGAZZI”
In totale sono state ascoltate ben 15mila persone fra genitori, ragazzi e insegnanti, tutte di Milano, alla luce dei dati preoccupanti che riguardano il mondo digitale e i più piccoli. Emerge infatti che più di sei minori su dieci, precisamente il 63,4 per cento, naviga in maniera autonoma con il telefono senza che vi sia alcuna supervisione, e ciò avviene già dalla terza elementare, quindi dagli 8 anni in su.
Un dato che sale praticamente alla totalità, al 99%, quando i ragazzi vanno alle scuole medie, ed inoltre lo smartphone personale viene regalato solitamente fra la quarta elementare e la prima media. Il problema è che, come sottolinea il Corriere della Sera, sono gli stessi ragazzi a richiedere una guida per essere appunto meglio seguiti in rete, di modo da poter comprendere quali siano i pericoli che si annidano fra web e social.
MILANO VS SMARTPHONE, IL VADEMECUM E I SUOI 8 PUNTI: “AL PRIMO PUNTO…”
Il vademecum è stato promosso dal comune di Milano insieme ad altre realtà come l’università Bicocca, ma anche la SICupp, la società delle cure pediatriche, un progetto che è nato due anni fa attraverso un primissimo gruppo di genitori che aveva deciso di opporsi allo smartphone ai figli se non a partire dai 13 anni. Ma quali sono le raccomandazioni di questo vademecum? Al primo punto, ad esempio, si consiglia una formazione per gli adulti, nonché la consapevolezza che più tempo i figli passino davanti agli schermi e meno si passa tempo con mamma e papà.
Ciò inoltre provoca anche problemi di attenzione, cosa che non è affatto da sottovalutare e che potrebbe sfociare nella ben nota ADHD, disturbo da deficit di attenzione, noto come anche iperattività. Un altro punto pone attenzione sul rispetto della privacy dei più piccoli, mentre in un’altra parte del vademecum si chiede il rispetto dei limiti di età che sono già esistenti ma che nei fatti non vengono mai rispettati. Viene quindi sconsigliato di regalare uno smartphone se non prima dei tredici anni, ma anche di cercare il giusto bilanciamento fra vita tecnologica e vita “fisica”. La speranza è che questo vademecum venga ovviamente messo in pratica.