A Messina sono apparsi nei giorni scorsi alcuni manifesti in cui si chiedeva alla popolazione di non andare a fare visite ai no-vax per le feste: “A Natale non entriamo nelle case dei non vaccinati”, questo – come riporta Il Tempo – era il testo sui cartelloni pubblicitari. Uno slogan che ha creato non poche polemiche nella città siciliana. Non soltanto per il messaggio in sé, bensì anche perché non si sa chi sia stato ad apporli in giro per la provincia.
Il cartellone pubblicitario, su cui sono scritti anche altri consigli utili per evitare la diffusione del Covid-19 (“Vaccinati, usa sempre la mascherina, lavati le mani, mantieni le distanze”) porta la firma dell’”Ufficio del commissario per l’emergenza Covid-19, campagna vaccinazione 2021”. Il problema è che quest’ultimo nega qualsiasi tipologia di coinvolgimento per la realizzazione. A smentire è stato il commissario stesso, Alberto Firenze: “Non ho nulla da rispondere perché non li abbiamo stampati o pubblicati noi”, ha affermato. La domanda, dunque, è: chi è l’autore?
“Niente visite a no-vax a Natale”: chi ha stampato i cartelloni a Messina?
“Niente visite ai no-vax per Natale”. Un messaggio ben chiaro, anche se ad essere ignoto è il mittente. Il commissario per l’emergenza Covid-19 a Messina, Alberto Firenze, nega che sia stato il suo ufficio a realizzare i manifesti, ma ciò non è stato sufficiente a risparmiarlo dalle accuse. Ad attaccarlo, secondo quanto riportato da Il Tempo, sono stati in particolare i deputati regionali del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca e Valentina Zafarana.
“I manifesti fatti affiggere dal commissario Covid di Messina Alberto Firenze in cui si invita a non entrare nelle case dei non vaccinati nel periodo di Natale sono inaccettabili e ci indignano profondamente. Chiediamo all’assessore regionale Razza di intervenire e rimuovere immediatamente il commissario straordinario da lui stesso nominato per gestire l’emergenza Covid, che ancora una volta dimostra di non essere la persona adatta a svolgere un ruolo così delicato ed importante in una fase storica drammatica come quella che stiamo vivendo”, questo il loro commento alla vicenda.