Torna in libertà il vescovo Moses Chikwe, rapito in Nigeria il 27 dicembre con il suo autista. Monsignor Chikwe, ausiliare di Owerri, è stato liberato, come riferito da vaticannews, dai suoi sequestratori attorno alle ore 22:00 di ieri e subito dopo la ri-acquisita libertà è stato diffuso un breve comunicato in cui viene ringraziata la polizia e anche Papa Francesco, che proprio ieri, in occasione dell’Angelus da San Pietro, si era appellato per la liberazione.
“Ho visitato il vescovo Chikwe – le parole dell’arcivescovo di Owerri, monsignor Antony J. Obinna – nella sua residenza verso le 22:45, appariva e si sentiva debole per la traumatica esperienza”, aggiungendo che l’autista è stato ricoverato in ospedale a seguito di una profonda ferita alla testa. I due erano stati rapiti a fine dicembre dopo che i loro rapitori li avevano aggrediti vicino all’abitazione dello stesso presule, mentre stavano tornando da una celebrazione presso la parrocchia vicina.
NIGERIA, LIBERATO IL VESCOVO MOSES CHIKWE: IERI L’APPELLO DI PAPA FRANCESCO
Come detto prima, anche Papa Francesco si era appellato per la liberazione del vescovo, così come per quella di “tutti coloro che sono vittime di simili atti, in Nigeria”, e perché “quel caro Paese ritrovi sicurezza, concordia e pace”. Obinna ha voluto appunto ringraziare il Santo Padre, ma anche tutti i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i laici che negli scorsi giorni avevano pregato affinchè la vicenda si concludesse con esisto positivo. Ringraziato anche il nunzio apostolico in Nigeria, l’arcivescovo Antonio G. Filipazzi, “per essere rimasto in contatto con me e con le autorità vaticane durante questa dolorosa vicenda”. Nella zona dove è stato rapito monsignor Moses Chikwe operano due bande legate ai terroristi di Boko Haram e a metà dicembre era stato rapito un altro religioso, il prete cattolico Valentine Oluchukwu Ezeagu: il 15 dicembre, mentre si stava recando ai funerali del padre, era stato prelevato dai rapitori che l’avevano poi liberato il giorno dopo.