In Nigeria l’inflazione ha raggiunto livelli da record, il governo ha innalzato i tassi di interesse e tolto ogni sussidio economico pubblico alla popolazione lasciando 133 milioni di persone in povertà assoluta e senza alcun aiuto. L’allarme lanciato dalla Banca Mondiale che attraverso un recente rapporto ha confermato anche l’aumento delle persone in totale stato di bisogno, 3 milioni in più solo negli ultimi cinque mesi. Il 63% dei cittadini rischia di restare nel caos totale e di non avere più accesso alle cure sanitarie primarie, ai servizi igienico sanitari e al cibo.



Le misure adottate per contenere l’inflazione a livello internazionale sembrano non aver avuto alcun effetto in Nigeria, neanche i tassi elevati degli interessi sono riusciti a produrre un maggiore beneficio sui prezzi. I costi della vita sono proibitivi per moltissime persone, che non avendo più una garanzia di aiuto dallo stato per la benzina e per gli alimentari si trovano ora in gravi condizioni di emergenza. Una situazione grave, che secondo l’economista a capo della Banca Mondiale in Nigeria è diventata strutturale e non può più essere spiegata dai problemi della catena di approvvigionamento globale e dalla crisi energetica.



Crisi Nigeria, l’inflazione ha provocato +4 milioni di poveri assoluti

Il Financial Times ha pubblicato il rapporto prodotto dalla Banca Mondiale che conferma l’allarme inflazione e povertà in Nigeria, che sta lasciando milioni di persone nella miseria totale senza più servizi di base e beni primari. Crescono a livelli esponenziali i poveri assoluti, circa 3 milioni in più ogni 5 mesi, che non possono più permettersi di acquistare cibo e di accedere alle cure sanitarie.

Le accuse sono state per il precedente governo e per il presidente della banca centrale nigeriana, colpevoli secondo l’istituto economico internazionale, di aver portato avanti un mix di politiche sbagliate e la monetizzazione del deficit di bilancio, che non hanno contribuito a far crescere nè il Pil nè il reddito pro capite. L’unica speranza ora è rappresentata dal nuovo presidente Bola Ahmed Adekunle Tinubu, che dovrà compiere passi coraggiosi e riforme importanti per poter permettere un sostegno ai cittadini e bloccare questo trend in crescita che potrebbe spingere ancora di più la restante parte della popolazione sotto la soglia della povertà.