In Nigeria l’aeronautica (NAF) ha rivelato che almeno 30 terroristi della Jihad sono stati uccisi durante l’operazione Hadarin Daji con diversi attacchi aerei condotti nello Stato del Borno, nei pressi delle aree insulari sulla sponda del lago Ciad. Gli obiettivi, come riportano i media locali, erano i nascondigli dei banditi di Bakai, Bakarya e Yartsintsiya. È qui che si sarebbero nascosti infatti i terroristi fedeli al famigerato capo noto come Babura. 



“È stato confermato che Babura è sfuggito per un pelo all’eliminazione, mentre la maggior parte dei suoi collaboratori non è stata così fortunata”, ha affermato nel corso dell’annuncio il direttore delle pubbliche relazioni e dell’informazione (DOPRI), ovvero il vice maresciallo Edward Gabkwet. Inoltre, è stato comunicato che attacchi aerei simili sono stati effettuati anche a margine dell’operazione Hadin Kai condotta lo stesso giorno a Tumbun Fulani, sempre vicino al lago Ciad, contro i terroristi in un nascondiglio un tempo abbandonato.



Attacchi ai jihadisti in Nigeria: cosa succede, le operazioni aeree a caccia di nascondigli e passaggi segreti

Era da tempo che, secondo quanto affermato dal vice maresciallo Edward Gabkwet, l’aeronautica (NAF) della Nigeria stava pianificando gli attacchi aerei contro i nascondigli e i passaggi segreti dei terroristi della Jihad. Le operazioni erano state autorizzate dopo che attraverso le missioni di sorveglianza e ricognizione dell’intelligence si è “osservato un modello coerente con il trasferimento dei terroristi in nuovi covi e lo spostamento della loro logistica”. 

La stessa area era stata già colpita anche nell’autunno dello scorso anno. “Il fatto che i terroristi sopravvissuti siano tornati nella loro enclave dopo che questa era stata distrutta, è indicativo dei successi registrati sia dalle truppe aeree che di terra nel cacciarli dai loro vari nascondigli”, ha concluso. Non è stato raggiunto tuttavia l’obiettivo di uccidere il capo Babura, che è al momento ancora in fuga.