Nikita Pelizon e Helena Prestes, Italia – Brasile, sono le più divertenti di questa edizione di “Pechino Express 2022”. Nel corso della prima puntata la loro battuta “Maria e Giuseppe erano carini, Gesù è un grande” ha fatto il giro del web. Probabilmente dureranno come un gatto in tangenziale ma le due modelle stanno dimostrando di avere una simpatia innata. All’inizio appaiono in grande difficoltà davanti all’anno della scoperta d’America. Vengono poi aiutate dagli abitanti della zona e una volta raggiunta la meta fanno nuovamente una figuraccia. Costantino gli chiede: “Ora sapete quando è stata scoperta l’America?”. Loro rispondono candidamente di no. Nel frattempo, una delle due ha rischiato di farsi investire mentre il conducente del veicolo le lanciava addosso delle maledizioni. L’altra invece prega a modo suo.



Nikita Pelizon proviene infatti da una famiglia di testimoni di Geova da cui si è saputa affrancare. Celebre la sua frase: “A un certo punto ho smesso di distribuire riviste e ho cominciato a dare composit”. Nikita Pelizon e Helena Prestes hanno bisogno di un corso intensivo di storia per colmare le loro lacune. Al pubblico però piacciono e non è detto che non arrivino in finale. Appaiono surreali e lontane dalla realtà. Questo loro aspetto finirà per essere la chiave di svolta di questa avventura.



Pechino Express 2022, Nikita Pelizon e Helena Prestes alla loro prima esperienza in un reality

Nikita Pelizon e Helena Prestes sono alla loro prima esperienza in un reality. Per Nikita Pechino Express  2022è stata una manna dal cielo. E’ stata lei stessa a raccontarlo in un’intervista: “Questa esperienza è stata una manna dal cielo nonostante sia stata caratterizzata da levatacce, stanchezza, trasporti improbabili, case che in Italia verrebbero definite inagibili che invece ci han ospitate, parole impronunziabili, milioni di regole a cui solitamente sono “allergica” e così via… mi porto a casa come tutti gli altri concorrenti, un ricordo sicuramente indimenticabile, nonostante la mia memoria, di cui sono certa usufruirò in futuro quando sarà necessario, per spiegare diverse dinamiche che si possono creare nella vita come, voler sempre di più attendere la felicità… ecco Pechino ti spiattella in faccia che la felicità non è una cosa che si attende raggiunto un determinato obiettivo o status, bensì nasce da dentro ed “esce” dalla luce che porti negli occhi”.



Per Nikita è stata un’esperienza faticosa anche se ammette di essersi stupita per la sua sportività: “È come dicevo tostissima… ma davvero tanto! Perché anche se ti alleni, non basta.. ci vuole molta lucidità mentale, capacità di strategia, furbizia e così via. Nel mentre comunque mi sono stupita di riuscire a correre così tanto e mi sono sentita estremamente viva”.