Nikki Sixx ha celebrato i suoi vent’anni di sobrietà con un lungo post sul suo profilo Instagram, nel quale si rivolge a chi soffre di dipendenze tossiche con parole fiduciose e di speranza: “Alcune persone proveranno a prenderti a calci nelle pa**e, a rubarti i soldi, a pugnalarti alle spalle, con la garanzia di deluderti, di sabotare la tua vita, di non credere in te e di spettegolare che non farai mai un giorno senza droghe o alcol. E sai tu cosa farai? Resterai sobrio un giorno alla volta. Tu sei il miracolo, sei quello che spezza la catena della dipendenza, quello che è un amens vivente”.



Il membro fondatore dei Motley Crue non ha mai nascosto i suoi problemi di tossicodipendenza. Di recente ne ha anche scritto un libro (The First 21: How I Became Nikki Sixx), in uscita il 9 ottobre, con cui vuole ispirare i giovani. Così come le parole scritte di recente su Instagram: “Vivrai nella gratitudine per coloro che non hanno mai pensato che saresti rimasto sobrio, o uscito vivo, perché loro ti hanno reso più forte. E saprai perdonare gli stro**i. E quando vedi persone che stanno ancora soffrendo, assicurati di gettare loro un giubbotto di salvataggio“.



Nikki Sixx: “Le aziende farmaceutiche sono avide”

Anche lo scorso anno Nikki Sixx celebrò i diciannove anni da sobrio scrivendo quello che era diventato il suo programma di vita, rivelando che il primo passo che ha fatto per uscirne è stato eliminare le persone tossiche dalla sua vita. Solo poi arriva la libertà, se ci si impegna. Il musicista aveva inoltre citato il programma dei dodici passi consigliandolo anche a chi non affronta problemi di questo tipo “per migliorare le loro vite”. Grazie proprio a questo programma si disse migliore come uomo, padre, marito, amico, compagno di band e spirito creativo.



Era il 2017, invece, quando Nikki Sixx si soffermò sulla crescente crisi degli oppiacei negli Stati Uniti, sosteneva che le overdose “uccidono più persone degli incidenti d’auto e degli omicidi da armi da fuoco insieme”. Ma non solo, scriveva anche che gli oppioidi da prescrizione sono tra le principali cause delle overdose e che i produttori di farmaci dovrebbero essere ritenuti responsabili per le loro tattiche di marketing: “Possiamo limitare le prescrizioni degli antidolorifici. Le aziende farmaceutiche sono avide e le normative sono troppo permissive. Se non riusciamo a intraprendere queste azioni necessarie, stiamo dicendo ai tossicodipendenti ‘Non vale la pena salvarti‘. Io sono qui per dirvi che vale la pena salvare tutti i tossicodipendenti“.