Niko Cutugno, chi è il figlio di Toto Cutugno nato da una relazione extraconiugale

Niko Cutugno è il figlio di Toto Cutugno, il celebre cantautore morto lo scorso agosto e voce indimenticabile de L’italiano. Il ragazzo sarà oggi pomeriggio ospite di Caterina Balivo a La volta buona, su Rai1, e sarà l’occasione per ricordare il padre e il rapporto che condivideva con lui. Niko Cutugno è nato da una relazione extraconiugale con una donna di cui si conoscono poche informazioni se non il nome, Cristina: in quegli anni il cantautore era legato alla moglie Carla Galli, con cui è stato sposato dal 1971.



La coppia non ha avuto figli e, solo successivamente e su invito della moglie, Toto Cutugno decise di riconoscere suo figlio. “Io gli ho raccontato che ero e sono sposato con Carla e che volevo un figlio. E che questo figlio, Nico, l’avevo avuto da Cristina“, aveva confessato l’artista in un’intervista al Corriere della Sera, parlando di suo figlio. Classe 1989, il ragazzo è anch’egli appassionato di musica ma ben poco si sa della sua vita professionale e privata.



Niko Cutugno, figlio di Toto Cutugno: “È stato un papà molto presente

Niko Cutugno ha parlato di papà Toto Cutugno e del rapporto con lui in una recente intervista a Mara Venier, a Domenica In. Il ragazzo soltanto all’età di 8 anni scoprì che era un cantante: “Diciamo che per me era semplicemente il mio papà, lo vedevo spesso ma non sapevo chi fosse“. Fu in seguito ad un episodio in particolare che il ragazzo scoprì la reale identità del padre: “È uscito un articolo sui giornali e me l’hanno dovuto dire. In particolare è stato il mio bisnonno che è venuto da me in camera e mi ha detto: Nico tuo padre è Toto Cutugno”.



Il ragazzo ha anche offerto un ritratto intimo della figura paterna: “È stato un papà molto presente perché comunque ho sempre sentito molto amore da parte sua ma anche estremamente giovanile, era molto alla mano anche con i miei amici. Scherzoso ma ci teneva al tempo stesso che io avessi due o tre regole sul rispetto e l’educazione. Ed in quel caso se le infrangevo si scaldava molto“.