La puntata odierna de La Volta Buona è stata impreziosita dalla presenza di Niko Cutugno, figlio del celebre e compianto Toto Cutugno. Suo padre ha scritto pagine indelebili della musica italiana ma lui, in quanto figlio, ama ricordarlo al di là del suo essere artista e con gli occhi dell’amore che li ha sempre uniti. “A me da piccolo avevano detto che mio padre faceva l’ingegnere, è stata una sorpresa inaspettata quando poi ho scoperto che non era così. La verità me la disse il mio bisnonno: un uomo molto diretto… Io non sapevo chi fosse e nemmeno che fosse famoso, avevo 7 anni”. Questo il racconto del figlio di Toto Cutugno, prima che il cantautore decidesse di riconoscerlo.
Niko Cutugno, nel raccontare il rapporto con suo padre Toto Cutugno, ha ricordato il periodo successivo al riconoscimento dove gli occhi indiscreti delle persone iniziavano ad essere percepiti come un peso. “Avverti una serie di insicurezze, paure, percepisci un comportamento diverso da parte delle persone. Anche se da bambino non capisci quale sia l’interesse, noti comunque una differenza; soprattutto quando determinati compagni di scuola improvvisamente diventarono propensi a fare amicizia con me a differenza di prima. Mi sentivo escluso, di colpo ero protagonista dei loro discorsi senza volerlo…”.
Niko Cutugno: “Il complimento più bello di mio padre? Mi disse che ero diventato…”
Particolarmente toccante il racconto di Niko Cutugno a La Volta Buona in riferimento al rapporto viscerale con suo padre Toto Cutugno. “Quando lo vedevo era sempre pronto a chiacchierare con me proprio perchè non ci vedevamo tutti i giorni. Ricordo questi lunghi viaggi in macchina… E’ stato un papà speciale”. Il giovane ha poi aggiunto: “Mi consigliava sulle cose semplici, da me si aspettava poche cose ma ci teneva particolarmente: l’educazione, il rispetto. Per quanto fosse abituato a grandi palcoscenici era sempre estremamente gentile con tutti”.
Come giusto che sia, in un rapporto tra padre e figlio non possono mancare le discussioni, soprattutto in tenera età. “Le discussioni con papà? Era un artista della bugia, amava dirle anche quando non serviva; parliamo proprio delle piccole cose, però forse era una forma di soddisfazione sua. Mi prometteva tante cose ma essendo impegnato, arrivava il giorno, e non riusciva a mantenere la parola…”. Niko Cutugno – figlio di Toto Cutugno – chiacchierando con Caterina Balivo ha aggiunto: “Lui sicuramente non faceva sconti: è sempre stato molto diretto e a volte mi aspettavo che avesse un po’ più di tatto nel dire le cose ma non gli apparteneva. Crescendo però ho capito il suo modo di essere: al contempo non aveva difficoltà a farmi complimenti, il più bello? Quando negli ultimi anni di vita gli facevo ascoltare le mie canzoni e mi diceva che ero diventato più bravo di lui…”.