6 anni e 8 mesi di carcere con 30 mila euro di multa: questa la condanna sancita nei confronti del cantante neomelodico Vincenzo Niko Pandetta. Il giudice monocratico del tribunale di Catania ha ritenuto l’artista colpevole del reato di spaccio di droga in primo grado: il processo, svoltosi in rito abbreviato, è scaturito dall’operazione Double track. Come riporta Meridio News, il nipote del capomafia Turi Cappello è stato accusato di detenzione e spaccio di sostante stupefacenti, in particolare cocaina e marijuana. Tra gli imputati più noti, sia per i milioni di visualizzazioni su Youtube con le sue canzoni ma anche per i recenti guai giudiziari, Pandetta avrebbe venduto sostanze stupefacenti mentre si trovava agli arresti domiciliari, con le prenotazioni di cocaina e marijuana effettuate anche tramite semplici sms.



NIKO PANDETTA CONDANNATO PER SPACCIO DI DROGA

Niko Pandetta era balzato agli onori della cronaca nelle scorse settimane per le sue dichiarazioni choc nel corso di Realiti, nonchè per aver minacciato palesemente il consigliere di Napoli Borrelli: ora è arrivata la condanna per spaccio di cocaina e marijuana, anche se il legale del neomelodico catanese non ci sta. Intervistato da Meridio News, l’avvocato Massimo Ferrante ha parlato «di intercettazioni senza alcun riscontro», ribadendo che i fatti «sono anche lontani dalla persona del Pandetta di oggi». La sentenza ha stabilito inoltre il divieto di espatrio, la sospensione della podestà genitoriale e il ritiro della patente per un anno. Il difensore dell’artista ha annunciato il ricorso in appello. Ricordiamo che l’ultimo arresto risale a maggio 2017: lui e Orazio Campagna erano stati fermati dalla polizia in possesso di una mitraglietta giocattolo senza il tappo rosso di riconoscimento.

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