Non c’è bisogno di presentazioni per Nilla Pizzi, considerata ancora oggi la regina indiscussa della musica italiana e prima fra tutti a vincere il Festival di Sanremo in occasione della sua primissima edizione. Il merito è tutto di uno dei brani entrati nella storia della discografia del Bel Paese, Grazie dei fiori. Non sarà tuttavia l’unica occasione che regalerà a Nilla la possibilità di partecipare alla prima tappa di un festival musicale, dato che nel ’62 la troviamo fra i Big in gara del Cantagiro. Non sarà la cantante a vincere con la sua Un mondo per noi, ma in quel momento è considerata comunque un’icona del sound italiano. Del resto la fortuna la guarda con occhio benevolo fin dal suo primissimo ingresso nella musica, grazie alla vittoria registrata con 5000 lire per un sorriso al concorso precursore del più moderno Miss Italia. Per questo e per tanti altri motivi Nilla Pizzi sarà al centro dell’omaggio Techetechetè Superstar di oggi, sabato 3 agosto 2019, in onda nel preserale di Rai 1.
Dopo di te, Bongo Bongo, sono solo alcune delle canzoni che la porteranno al successo anche in seguito alla decisione del regime fascista di impedirle di far risuonare la sua voce in radio. Nel ’46 però ritornerà ancora più vincente di prima, come dimostrerà la tripletta che la porterà al traguardo finale di Sanremo ’52, togliendo la possibilità agli altri artisti in gara di portare a casa qualsiasi tipo di premio. Da Vola colomba a Papaveri e papere, l’intero podio è di Nilla, che conclude con Una donna prega. Il periodo d’oro è sottolineato anche da Desiderio ‘e sole che nello stesso anno la glorifica al Festival di Napoli, un’altra prima edizione in cui l’artista non può che confermare la propria popolarità. Il suo cielo creativo inizierà a rabbuiarsi solo negli anni Sessanta, quando le tendenze musicali spingono il beat, fenomeno del momento, e la obbligano ad un esilio ad Acapulco, per poi tornare già due anni dopo con Un mondo per noi al Cantagiro. A otto anni dalla sua scomparsa, i numerosi traguardi di Nilla la rendono immortale e le permettono di ottenere un francobollo a edizione limitata per ricordare il 100° anniversario della sua nascita, avvenuta a Sant’Agata Bolognese nel 1919. Era destinata a diventare una sartina, ricorda l’Ansa, ma la strada da percorrere sarà diversa già da giovanissima.
Nilla Pizzi, difficile darle un’etichetta
Nessuno schema era in grado di rinchiudere Nilla Pizzi in uno stereotipo o etichetta. La sua passione la spingerà sempre a mettere in mostra l’autenticità di un carattere verace, una personalità in cui la passione per la musica è più che evidente. Ancora oggi sono queste le qualità che il pubblico e la discografia le riconoscono per giustificare i tanti successi ottenuti nel corso della sua brillante carriera. Orgogliosa e indipendente, ricorda Bologna Today, entrerà nel cuore degli italiani anche per quella sua solarità senza limiti, per essere riuscita a cavalcare il Tempo e anticiparlo. Lo dimostra per esempio la scelta di Nilla di usare le cartoline postali per comunicare con i fan. O meglio le “Cartonille postali”, già affrancate e con stampa in bella vista. E ancora: la nascita de Il salottino di Nilla, il primo fanclub della storia nostrana. Lo scorso aprile, in occasione del 100° anniversario della sua nascita, ha ripreso vita grazie all’appuntamento al Teatro Bibiena per un mega raduno di tutti gli ammiratori e i fanclub sparsi per tutta Italia. “Dopo aver vinto mi resi conto che prima di quelle parole, praticamente non esistevo”, dichiarerà in un’intervista a Famiglia Cristiana diversi anni dopo la sua primissima vittoria a Sanremo ’51. Non si può darle torto, visto che solo in seguito all’affermazione della sua popolarità si scoprirà che in realtà fino ad allora Nilla compariva solo all’interno di alcuni cori, rigorosamente celata da nomi particolari, come Carmen Isa, Conchita Velez e Isa Merletti.