Nina Moric svela il calvario dal ricovero alla rinascita, nel momento del dolore: l’intervista rivelatrice

Dopo un lungo periodo di silenzio mediatico, Nina Moric svela di aver rischiato la vita nel mezzo di un ricovero in codice rosso, vissuto in totale solitudine. L’occasione della confessione intimista é un’intervista che, in esclusiva, la modella croata e naturalizzata italiana concede a Oggi, il magazine che ha intervistato Nina dopo il recente ricovero ospedaliero. Così come lei svela a mezzo stampa, non nascondendo il peso della sua solitudine come il prezzo da pagare per la fama, in un appello al figlio Carlos Maria Corona, a monte del ricovero vi é la smania del perfezionismo. La paura di invecchiare unitamente al timore di non lavorare nel mondo dello showbiz hanno reso Nina Moric vittima di un circolo vizioso, la continua ricerca della perfezione dell’aspetto fisico, coniugata all’eccessivo ricorso ai ritocchini.



“E non è solo una questione di vanità -ammette lei stessa, tra le dolorose dichiarazioni-. È la paura di non lavorare più. Se ti fai vedere con le rughe, ti insultano. Se le combatti, le rughe, ti insultano lo stesso. Ero schiava di quel sistema malato. Ho cercato di stare a quelle regole. Poi ho detto basta”. Nina Moric, per la prima volta, traccia un bilancio consuntivo della transizione che la vede riscoprire la sua forza di volontà innata, in un momento di debolezza: “Prima ho abusato di botulino e di acido ialuronico, ma è da due anni che non mi faccio punturine -aggiunge la superstite croata- Avevo il terrore di invecchiare, che è tipica del mio ambiente di prima”.



Svelata la causa del ricovero in codice rosso

Non a caso, lo scorso maggio 2023 la forse rinata Nina Moric finiva per subire il ricovero in codice rosso in ospedale, in seguito ad un intervento al seno. Un’operazione delicata, a cui é seguita un’infezione, poi evoluta drammaticamente in sepsi: “Sono stata attaccata da un batterio, è spuntato come un nodulo che poi ha cominciato a espandersi. Sono andata in un ospedale milanese dove sono stati, diciamo così, negligenti -fa sapere, in aggiunta, del momento buio provocato anche per via della mancata professionalità dell’entourage medico a cui si é affidata-. Mi hanno dato antibiotici, cose blande. Ma il male si è diffuso, dopo un mese, il mio seno era viola, una ‘bomba’ che mi dava dolori atroci”.



Dopo 20 giorni vissuti in ospedale, l’ex moglie di Fabrizio Corona è però riuscita a guarire dall’infezione, ma oltre il danno i medici le hanno asportato il seno insieme alla protesi impiantata. E il dolore più grande, patito nel momento più buio, per lei, é senza dubbio quello della solitudine.