Nina Moric: “Fabrizio Corona? Due persone infelici”

A “Belve”, Nina Moric si è raccontata a cuore aperto, partendo dalle presunte violenze sessuali subite dal padre fino agli ex fidanzati. Si parte però da Fabrizio Corona, suo ex marito e padre del figlio Carlos, con il quale al momento la showgirl non ha più rapporti. “Mi sono prestata io a questo gioco perverso, sono stata masochista. Sicuramente se avessi avuto qualcuno a cui appoggiarmi, su cui contare, sarebbe stato diverso. A me manca il punto fermo, la famiglia” ha rivelato la Moric.



Il matrimonio con Corona è stato distruttivo da entrambe le parti, ma secondo Nina Moric il problema sono state le fragilità e infelicità di entrambe. La modella ha rivelato: “Con Corona, il mio ex marito, relazione tossica? Sono stata io tossica. Il più malato dei due? Non credo che lui sia malato, e non credo che io lo sia. Eravamo due persone infelici. E l’infelicità porta a farsi male. Io ero fragile, lui anche”.



Nina Moric: “Massimiliano Dossi e Luigi Mario Favoloso…”

Dopo il divorzio da Fabrizio Corona, Nina Moric si è sposata con Massimiliano Dossi con rito buddista: “È stata una cosa bellissima. Me lo ricordo con affetto. Non credevo nel rito buddista, per questo è stato fico. Io ancora sono sposata con lui in Cambogia, per questo evito di andarci! È stato bellissimo per questo. Non ho più il telefono di Massimiliano Dossi, altrimenti lo chiamerei per chiedergli il divorzio”.

Infine, un commento sull’ultimo ex, Luigi Mario Favoloso, con il quale è durata alcuni anni ma è finita male. Nel corso della relazione con Favoloso, la Moric si è avvicinata anche all’estrema destra:Con Luigi Mario Favoloso? La macchina della verità è stata una cosa di cattivo gusto da parte mia. Non avevo punti di riferimento, mi toglievano tutto addosso. Quando lui si è candidato con Casapound, non sapevo un fico secco di questo movimento. Per questo mi sono messa a studiare. Non mi fregava niente, sapevo che con la mia parlantina sarei uscita fuori. Sono stata buttata dentro a manipolata, non capivo niente. Io non rinnego niente. In quel momento nel mio inconscio sapevo che non era la cosa giusta ma magari all’apparenza ero convinta di ciò che facevo”.