Da reporter a conduttrice de “Le Iene”. Nina Palmieri ha raggiunto un bel traguardo, che però non le impedisce di continuare a dare la caccia alle storie da raccontare con il programma di Italia 1. Sempre nel ricordo di Nadia Toffa, la cui morte ha lasciato un vuoto incolmabile all’interno della redazione. «È una cosa che ancora mi fa impressione: parlare di lei come se non ci fosse. Per noi tutti c’è, lo abbiamo detto, lo diremo sempre: finché ci saranno le Iene e anche dopo, lei ci sarà», racconta a Il Centro. E spiega che la vicenda di Nadia Toffa le ha insegnato ad affrontare tutto come faceva la sua amica e collega. «Nadia era una che ti parlava a un centimetro dalla faccia, e così ha affrontato il tumore: faccia a faccia, da vicino, con forza». Non sono mancati i momenti di sofferenza, infatti Nadia Toffa ha pianto molto. «Ma la sua determinazione era così, guardava in faccia tutti i cattivi: quello che andava a scovare e acchiappare e quello che aveva dentro». Come era nella vita, così appariva in video la giornalista bresciana.



NINA PALMIERI “NADIA TOFFA? VORREI ESSERE SPONTANEA E CORAGGIOSA COME LEI”

«Era una bambina strutturata, intelligente e buona». Così Nina Palmieri parla a Il Centro della battaglia che Nadia Toffa ha combattuto. La giornalista bresciana è un pensiero fisso per tutti coloro che fanno parte della famiglia de “Le Iene”. A proposito della sua eredità, l’inviata e conduttrice spiega: «Io vorrei ereditare un pochino della sua spontaneità. E di non avere mai troppa paura». Per quanto riguarda la scelta del programma di alternare un trio maschile e uno femminile alla conduzione, Nina Palmieri esprime parere positivo e racconta come è nata. «Una bella scelta. È venuta naturale, nessuna strategia dietro e mi piace esserci capitata. Con Veronica e Roberta ho un bel rapporto, di più: siamo sorelle “occhi di ghiaccio”». Di sicuro non è partita con l’ambizione di finire davanti alla telecamera, anzi avrebbe preferito restare dietro. «Comunque ho elaborato il problema: mi piaceva il racconto non la mia faccia.Insomma, all’inizio se mi avessero detto che un giorno sarei stata a condurre le Iene avrei detto “ma figurati”. Ora tornare indietro, anche no! Sono davanti a un bel piatto me lo magno».

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