Nina Zilli è una delle ospiti della serata – evento “Roberto Bolle – Danza con me“, lo show dell’etoile della danza trasmesso mercoledì 1 gennaio 2020 in prima serata su Rai1. Per l’interprete di “50 mila” si tratta della prima esibizione del nuovo anno a poche ore di distanza dalla vigilia di Capodanno che ha trascorso in Piazza Martiri a Reggio Emilia. Un Natale trascorso da sola per Nina che in questi giorni dovrebbe essere tornata single dopo il fidanzamento con Omar Hassan, artista milanese conosciuto su internet. Una conoscenza nata per caso quella tra Nina e Omar che si sono beccati grazie a Google. A raccontarlo è stata proprio la Zilli: “googlavo il titolo del disco e abbinandolo ai nomi di artisti emergenti. L’ho scoperto così e ho cominciato a seguirlo su Instagram”. Nelle ultime settimane però i due sono apparsi distanti: lei in Italia al lavoro per una possibile partecipazione al Festival di Sanremo 2020, mentre lui è volato a Miami.



Nina Zilli: “Ero un po’ una sfigatina”

Durante una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, Nina Zilli ha raccontato alcuni dettagli sulla sua vita privata. In particolare la cantante di “L’uomo che amava le donne” parlando della sua infanzia ha dichiarato: “ero una bambina introspettiva, nerd. Fino a 13 anni ho portato l’apparecchio ai denti. Ero un po’ una sfigatina.. Quanto tu hai 15 anni e fino a poco prima hai avuto delle macerie di ferro in bocca, non puoi che sentirti così per altri dieci anni”. La cantante ha rivelato anche di essere stata vittima di bullismo: “devi subire i bulli, ma questa cosa mi ha creato una grande corazza. Ha fatto sì che me ne fregassi. Penso che mia madre fosse contenta perché fino a 16 anni non sono mai andata in discoteca”. Non solo, Nina ha parlato anche di quando giovanissima ha deciso di lasciare la propria casa: “a farmi fuggire da casa è stata mia madre contro la mia volontà, quando avevo 10 anni. Ero la classica figlia molto timida. Mamma mi mandò in Irlanda. Se ne pentì amaramente: ci sono rimasta 5 anni”.



Nina Zilli: “Da piccola sognavo una band di sole femmine”

Non solo la vita privata nella lunga intervista rilasciata da Nina Zilli al Corriere della Sera. La cantante, tra i papabili big di Sanremo 2020, si è soffermata ad analizzare anche il districato e complicato panorama discografico italiano precisando di essere consapevole di vivere in un mondo di maschio. “Da piccola sognavo una band di sole femmine” ha dichiarato l’artista, ma crescendo e lavorano nel mondo della sette note si è resa conto di quanto è difficile realizzarlo. “Sono la prima a sapere che è un ambiente per la maggioranza maschile. Non so perché la maggior parte delle donne canti e basta. Ma siccome questo è un mestiere che uno su mille ce la fa, alla fine penso che il sesso conti poco” ha detto la cantante che ha anche parlato di amore e matrimonio. “Considerando che canto Sola mi piace pensare le cose belle non durano mai per sempre ma esistono anche delle eccezioni. Bisogna crederci e io questa volta ci credo. Però, fin da piccola riesco a godere anche della solitudine” ha detto la Zilli confermando di essere in grado di vivere anche da sola.

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