Nina Zilli ha già riacceso i motori della musica per un’estate musicale da non perdere. Alla fine dello scorso mese, l’artista ha dato il via al suo Mini Zilli Tour, una serie di quattro concerti dal vivo iniziati con la tappa di Salerno. L’ultimo appuntamento sarà invece all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro il prossimo 26 agosto. “In un momento come questo è importante esserci”, ha sottolineato, “e sarà bello tornare a cantare in libertà”. Nelle Stories, la cantante si mostra invece in modo inedito, ciuffo blu in bella vista e un sorriso senza pari, mentre si trova ad Amsterdam con il fidanzato Danti. “Avevo tre giorni bloccati sul calendario, ma non sapevo dove sarei finito. E dove sarò finito per colpa di…”, ha detto l’artista. “Andiamo a vedere tutti i musei”, ha replicato lei quando il compagno ha osato azzardare un giro per coffee shop. Il giro artistico poi è stato mostrato nelle clip successive, fra classico e moderno e tante risate fra i due fidanzati.
Nina Zilli, critiche per l’omaggio a Lucio Dalla
Nina Zilli è sempre riuscita a conquistare il pubblico con la sua voce e bravura. Qualcosa però è andato storto durante la serata omaggio a Lucio Dalla: oggi, sabato 15 agosto 2020, Una storia da cantare verrà trasmesso in replica su Rai 1. Potremo rivedere la performance della Zilli sulle note di Attenti al lupo, una delle hit del cantautore scomparso. Purtroppo qualcosa è andato storto all’epoca, tanto che la cantante ha dimenticato ad un certo punto il testo del brano e si è attirata addosso diverse critiche. “Penosa. Prepararsi prima di un omaggio al grande Lucio?”, ha tuonato qualcuno sui social. “Come ammazzare in 2 minuti una canzone. Nina Zilli pessima. E manco si scusa”, ha aggiunto un altro. I giornali all’epoca l’hanno definita ‘tragicomica’, per via del suo tentativo di coinvolgere il pubblico presente, facendo battere le mani durante l’esecuzione musicale. “Questi cantautori andrebbero cantati e ricantati: fanno parte della nostra cultura e i giovani non li conoscono abbastanza, purtroppo“, ha sottolineato Marco Mengoni durante un’artista su Il Messaggero.