L’infanzia di Nina Zilli: “Ero un po’ una sfigatina”

Nina Zilli è ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, mercoledì 19 ottobre di Oggi è un altro giorno. Maria Chiara Fraschetta, questo il vero nome della cantante, è nata a Piacenza nel 1980. Qualche anno fa, sulle pagine del Corriere della Sera, Nina Zilli ha parlato della sua infanzia: “Ero una bambina introspettiva, nerd. Fino a 13 anni ho portato l’apparecchio ai denti. Ero un po’ una sfigatina… Quanto tu hai 15 anni e fino a poco prima hai avuto delle macerie di ferro in bocca, non puoi che sentirti così per altri dieci anni. Devi subire i bulli, ma questa cosa mi ha creato una grande corazza. Ha fatto sì che me ne fregassi”.



La cantante ha scherzato dicendo che la mamma era contenta perché fino a 16 anni non è mai andata in discoteca.

Nina Zilli: “Ero la classica figlia molto timida”

È stata proprio la madre ad allontanarla da casa per cercare di vincere la sua timidezza: “A farmi fuggire da casa è stata mia madre contro la mia volontà, quando avevo 10 anni. Ero la classica figlia molto timida. Mamma mi mandò in Irlanda. Se ne pentì amaramente: ci sono rimasta 5 anni”, ha raccontato Nina Zilli al Corriere della Sera. Parlando del mondo discografico italiano, ha detto di essersi abituata “a vivere in un mondo di maschi” e nel 2010 ha scritto la canzone “Penelope” dedicata alle “femmine” che non hanno paura di affrontare la vita: “Una canzone che ho scritto per me, un’esortazione per quando mi sento debole. Perché ci vuole molto coraggio per affrontare la vita da donna. Arriva il momento di dire “Basta, non ce la posso fare”. Ma poi ognuna di noi trova la forza per andare avanti. La resistenza è caratteristica femminile”, ha spiegato a La 27esima Ora del Corriere della Sera.



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